Ma nella storia i mecenati non sono stati legati soltanto al mondo della letteratura e dellarte, anche nella storia della scienza vi sono molti esempi di scoperte rese possibili soltanto grazie allappoggio delle corti e di finanziatori privati con il pallino per la matematica o lastrofisica. Pochi forse sanno, per esempio, che nel duello tra Newton e Leibniz per la paternità del calcolo infinitesimale cera in gioco anche il prestigio della corte dei duchi di Hannover alle cui dipendenze si svolgeva il lavoro di Leibniz.
Un mecenatismo scientifico che cominciò nel sedicesimo secolo quando il re di Danimarca Federico II donò allastronomo Tycho Brahe unisola dove edificare una cittadella scientifica con osservatori, biblioteca e laboratori allavanguardia e che proseguì nel 1610 quando Galileo Galilei dedicò la scoperta dei satelliti di Giove ai Medici di cui venne nominato filosofo di corte. Forse senza lappoggio dei nobili molte scoperte non sarebbero state effettuate, forse Kepler non avrebbe ideato la sua teoria pitagorica delle armonie musicali planetarie senza la protezione dellimperatore Rodolfo dAsburgo e il canonico Gassendi non sarebbe mai diventato astronomo senza il suo mecenate Nicolas Fabri de Peiresc, consigliere al Parlamento di Aix en Provence.
Newton-Leibniz, la sfida per accreditarsi con gli Hannover
In passato anche scienziati e filosofi si facevano finanziare dai nobili. E senza le grandi casate europee molte scoperte non sarebbero state fatte
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