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Niente bonifica alla ex Stoppani

(...) spiega il commissario Anna Maria Cancellieri a margine di un incontro con i vertici della Regione per fare il punto sulle vicende che negli ultimi giorni hanno riportato Stoppani al centro delle polemiche. Dopo il presidio dei dipendenti e lo sversamento di sostanze inquinanti nelle acque di fronte all'impianto, si torna a parlare del mancato via alle bonifiche, ferme al palo in attesa di finanziamenti. E qui il «coup de théâtre» dei responsabili alla messa in sicurezza che garantiscono: «Con una ventina di milioni di euro in più potremo concludere la messa in sicurezza e smantellare gli impianti di Pian Masino». E poi? E la bonifica? «E poi la palla passerà agli enti locali e di seguito ai privati», dice testuale Cancellieri. Un cambio di rotta radicale e inatteso se si pensa che il risanamento, essendo il sito area d'interesse nazionale, dovrebbe essere finanziato da fondi governativi. E invece soldi pubblici non ce ne sono, o forse non si ha più il coraggio di chiederne visto che con quelli ad oggi stanziati non si è riusciti a completare lo smantellamento delle vecchie strutture e stando alla denuncia dei dipendenti sulle pagine de Il Giornale, la messa in sicurezza sarebbe stata, fino ad oggi, ben poca cosa. Quasi nulla. E ora l'annuncio di ripiegare sull'iniziativa privata.

«I Comuni, una volta concluso il recupero, potrebbero dare in gestione le aree con bandi ed affidarle ai privati che si installeranno con attività produttive e garantiranno così la bonifica», ha concluso Cancellieri, che intanto annuncia di voler denunciare gli operai che avevano occupato la fabbrica. Certo, e poi si affiderà alle speranze e all'onestà anche il controllo sul destino delle aree di Cogoleto che da vent'anni aspettano un ripristino. Un ripristino vero.

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