Il presidente Giancarlo Abete aveva laria stupita di chi è favorevolmente colpito da una notizia: Luciano Moggi non aveva il suo numero di cellulare. Lo ha ammesso durante un incontro con i giornalisti per gli auguri di Natale, commentando la nuova intercettazione in cui lex dg della Juventus chiede e ottiene dal consigliere federale Gabriele Gavrina il suo recapito telefonico: «Mi meraviglia positivamente, sono onesto, il fatto che Moggi non lavesse, ma non penso che in un Paese che ha i problemi che sappiamo, questa sia la discriminante tra il bene e il male». E alla domanda se Moggi avesse poi utilizzato quel numero ha risposto: «Penso proprio di no». Quanto allintercettazione in cui un funzionario della Federcalcio assicura allex dg bianconero la disponibilità di trenta biglietti per una partita della nazionale, il presidente ha chiarito che sono in corso «i relativi approfondimenti e le opportune verifiche». Quanto allestensione allUefa della squalifica di Luciano Moggi, il presidente federale ha precisato che la chiederà dopo la decisione del Tar. Ludienza è prevista il 13 marzo. Moggi, Giraudo e Mazzini si sono rivolti al Tribunale per violazione di tre articoli della Costituzione. Abete ha precisato che la Fifa può decidere autonomamente il prolungamento dello stop allex dirigente bianconero in base al proprio regolamento.
Abete ha poi riferito di un dialogo avuto con Michel Platini nel giorno del sorteggio per gli Europei: la Uefa ha indicato un atteggiamento da seguire per la compilazione delle liste per le grandi competizioni.
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