Niente Giochi per Isolde «Basta, divento mamma»

La Kostner si ritira a sorpresa con una lettera agli amici: «La mia sfida non sarà rincorrere una medaglia, ma un figlio. E farò solo quello, non capisco le campionesse che tornano»

Maria Rosa Quario

«Me l’ha detto due giorni dopo Natale. Ero ad Artesina, stavo prendendo accordi per la pista su cui ci saremmo allenati prima dell’Olimpiade, ero felice perché mi sembrava tutto molto bello, quando Isolde mi ha chiamato le ho trasmesso il mio entusiasmo e lei mi ha gelato: sono incinta, mi ha detto, e per poco non svengo. Ti richiamo fra un po’, le ho risposto, non volevo che sentisse la mia delusione, visto che era così felice di quella novità!». Valerio Ghirardi è a Bad Kleinkirchheim, in Austria, dove nel fine settimana la sua squadra di discesiste sarà impegnata in tre gare di coppa, due discese e un superG. Isolde Kostner non ci sarà.
Con una bellissima lettera aperta indirizzata a un elenco infinito di persone, ieri pomeriggio ha annunciato al mondo che aspetta un bambino, che la sua carriera si conclude così, alla vigilia di un’Olimpiade che sognava da anni. Scrive Isolde: «La mia prossima bellissima sfida non sarà rincorrere la medaglia d’oro ma diventare mamma. Sono grata a Dio di avermi fatto questo bel regalo del tutto inatteso, nonostante questo momento che può essere visto da molti come inopportuno. Da un giorno all’altro è cambiata totalmente la mia prospettiva per il prossimo mese e mezzo, ma non è cambiata la mia gioia di vivere, né le mie prospettive di vita che erano quelle di avere una famiglia e fare la mamma. Il dispiacere che ho provato è per tutti voi che credevate in me e che mi avete dato tutto il sostegno in questi anni e in particolare nella preparazione olimpica».
La carriera della più grande velocista italiana di sempre si è conclusa dunque con un 31° posto nel superG della Val d’Isère, lo scorso 18 dicembre. Isolde era già incinta, visto che sta entrando nel terzo mese di gravidanza. Il suo inizio di stagione era stato tutt’altro che brillante, anche l’estate non era stata gloriosa per via di forti dolori alla schiena, ma Isolde aveva un unico obiettivo, quest’anno: vincere l’unica medaglia che le mancava, l’oro olimpico della discesa. La pista di San Sicario le piaceva ed era molto adatta alle sue caratteristiche, l’anno scorso vi aveva ottenuto l’unico podio della sua stagione, un secondo posto in superG. Valerio Ghirardi, allenatore della Kostner dal 1991, l’uomo che con lei ha condiviso le tantissime gioie e i rari dolori di una carriera straordinaria, da lei stessa definito «un secondo padre», è convinto che Isi ai Giochi avrebbe detto la sua, come sempre nelle grandi occasioni: «Sono un po’ triste, con il ritiro di Isolde si chiude una pagina della mia vita, lei poi era un punto di riferimento importantissimo per tutta la squadra, un esempio per tutte le giovani. Sono stato il primo ad avere la notizia, quindici giorni fa, ma ho rispettato la volontà di Isi di aspettare oggi (ieri ndr) per divulgarla, c’erano diverse cose da sistemare, ad esempio i contratti con gli sponsor, e tutto andava fatto nei modi e nei tempi giusti».
Era da oltre un anno che Isolde Kostner pensava al «dopo». Sentiva che le sue motivazioni stavano venendo meno, sentiva sempre più forte il desiderio di cambiare vita, invidiava le sue amiche trentenni come lei e anche più giovani che incontrava a passeggio per la sua Ortisei con i figli in carrozzina, si rendeva conto che era giunto il momento di fare il grande passo, ma l’Olimpiade italiana era riuscita a farle rimandare quel momento, «perché non si può non rispondere ad un richiamo tanto forte». Evidentemente però Isolde e il suo fidanzato e futuro marito, Werner Perathoner (solo omonimo dell’ex discesista azzurro), hanno calcolato male i tempi, anticipando di qualche mese il lieto evento. In autunno, Isolde aveva detto: «Di una cosa sono certa: dal giorno in cui diventerò mamma farò solo quello, non capisco le donne che continuano l’agonismo anche dopo aver fatto un figlio, io vorrò solo godermi il mio nuovo ruolo, lo sci mi ha dato tantissimo e non chiedo nulla di più. Non avrò nemmeno bisogno di lavorare e per questo mi sento una privilegiata».
Il prossimo 10 febbraio, alla cerimonia inaugurale dei Giochi di Torino, Isolde Kostner non sfilerà dietro alla cugina Carolina, la pattinatrice portabandiera azzurra.

Il sogno di due Kostner sul podio olimpico è svanito, ma Isi ha già dato tantissimo allo sport italiano, ora è arrivato il turno di Carolina e Isi farà un tifo incredibile per la cuginetta che da sempre la considera un mito.

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