Niente notturna per i derby di Milano e Roma

Ritoccato il decreto antiviolenza: spese per gli stadi a carico dei club

da Roma

Mai più derby in notturna, a cominciare da Inter-Milan di domenica 11 marzo. Questo l’orientamento dell’Osservatorio del Viminale. Esplicative le parole del vice capo della polizia Antonio Manganelli, che ha ribadito che «le sfide serali andranno scelte all’interno di una rosa di partite a rischio zero». La stracittadina milanese, così come Roma-Lazio, non ha queste caratteristiche. Ecco che già si parla di Roma-Udinese come prossimo posticipo notturno domenicale. Intanto c’è un accordo tra le società milanesi circa la disponibilità di biglietti per i tifosi della squadra ospite (quella di Ancelotti): saranno 6.400, riservati agli abbonati del Milan.
Decise invece le porte chiuse per Messina-Palermo di dopodomani, anche se l’ultima parola in questo caso spetterà alla prefettura siciliana. Che oggi potrebbe decidere di garantire l’ingresso allo stadio almeno agli abbonati giallorossi, come avverrà domani ad Ascoli. A Mantova lo stadio è stato finalmente dichiarato a norma. L’Osservatorio ha richiamato società e ricevitorie per gli insufficienti controlli agli ingressi degli stadi e gli inadeguati accorgimenti nella vendita dei biglietti.


Intanto il Senato ha «ritoccato» il decreto antiviolenza che sarà discusso e approvato in aula martedì prossimo: le principali novità sono le pene più severe (da quattro anni e mezzo a diciotto) per chi provoca lesioni gravi o gravissime a pubblici ufficiali in servizio di ordine pubblico; il Daspo applicato anche ai minorenni con diffida fino a otto anni; la pena da uno a cinque anni per chi espone striscioni razzisti; la messa a norma degli stadi e le conseguenti spese saranno a carico delle società sportive.

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