La notizia è degna di una puntata delle Iene: lAma non provvede alla raccolta differenziata nel «suo» palazzo, quello dellArdeatino, che ospita gli uffici dellazienda municipalizzata. Quando si dice il buon esempio. Proprio così: i rifiuti dellAma finiscono nei cassonetti senza alcuna distinzione tra carta, vetro e plastica. E lo stesso accade in Comune e nei ministeri. E poi ci si lamenta che la raccolta differenziata in città non decolla. «Considerati i dati bassi sulla differenziata - denuncia il sindaco Gianni Alemanno, che ha diffuso linverosimile notizia - basterebbe che il Comune e tutti gli enti pubblici la applicassero per migliorare la situazione».
Lo stesso neo-amministratore delegato di Ama Franco Panzironi è rimasto stupefatto quando ha saputo: «Questa circostanza francamente ha sorpreso anche noi». Ed è immediatamente corso ai ripari: «Ci siamo subito attivati, tantè che la differenziazione delle principali frazioni del rifiuto (plastica, vetro, carta, alluminio) e la raccolta corretta da circa due settimane è stata già avviata negli uffici direzionali dellazienda municipale per lambiente e a palazzo Senatorio. Inoltre, in accordo con il sindaco, sono state avviate le procedure affinché la raccolta differenziata venga svolta correttamente in tutti gli uffici centrali e periferici comunali, oltre che in tutti gli enti pubblici». Il sindaco e il ministro della Funzione pubblica Renato Brunetta stanno preparando un protocollo per indurre i ministeri a fare la raccolta differenziata al loro interno per facilitare il lavoro dellAma nel centro storico.
Luigi Camilloni, presidente dellOsservatorio sociale, si chiede se ci siano gli estremi di un commissariamento dellAma. «I vertici dellazienda - dice - non solo si dovrebbero vergognare, ma soprattutto dovrebbero chiedere scusa ai cittadini romani. Se poi vogliamo aggiungere anche i servizi non resi il dato è semplicemente desolante». Lautorità di controllo ha recentemente detto che il servizio di pulizia delle strade di Roma è insufficiente. Fabio De Lillo, assessore capitolino allAmbiente, pensa addirittura che sia «indecente». Per questo spinge affinché cambino i vertici e lassetto dellazienda: «Dopo cercheremo di agire sui servizi offerti». De Lillo annuncia limminente partenza di un progetto pilota in un paio di municipi: «Per vedere se aziende private di pulizia possano essere messe in parallelo con lAma e migliorare il servizio». Al fianco dellassessore ci sarà una squadra speciale per il decoro urbano composta da 14 persone dellAma, che presto saliranno a 16. «Questa squadra - spiega - si occuperà in tempo reale delle emergenze e delle situazioni di abbandono segnalate dai cittadini e dalle associazioni». A disposizione dei cittadini lindirizzo e mail di De Lillo Fabio.Delillo@virgilio.it.
Per il presidente del I municipio Orlando Corsetti «è arrivato il momento di fare un bando internazionale per la pulizia e il conferimento dei rifiuti che dia spazio alla concorrenza che oggi non cè».
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