Nigeria, rapiti quattro tecnici italiani Il Mend: liberi il 30 maggio

Nell'assalto alla piattaforma petrolifera c'è stata una sparatoria, morto un marinaio nigeriano: presi sei operai della Chevron, anche un americano e un croato. Il Mend ha rivendicato il rapimento. Inutile il tentativo di fuga dei tecnici su una scialuppa. I nomi dei sequestrati

Nigeria, rapiti quattro tecnici italiani 
Il Mend: liberi il 30 maggio

Lagos - Sei dipendenti di compagnie petrolifere, fra cui quattro italiani, sono stati rapiti oggi e un marinaio nigeriano è stato ucciso da guerriglieri che hanno assaltato una piattaforma petrolifera mobile al largo della costa della Nigeria. I tecnici stranieri hanno tentato di fuggire a bordo di un'imbarcazione di salvataggio dopo l'attacco contro la piattaforma petrolifera al largo dello stato di Bayelsa. Lo riferiscono fonti governative e industriali citate dalla France Presse. "C'é stato un attacco contro una piattaforma mobile della compagnia americana Chevron. Cinque o sei lavoratori stranieri sarebbero stati rapiti", ha detto il segretario del governo dello stato di Baylesa, Godknows Igali. L'arrembaggio, nel quale un uomo della marina nazionale nigeriana è rimasto ucciso, è avvenuto verso le 4 del mattino, le 5 italiane ed è stato confermato anche da due fonti della Chevron. I guerriglieri hanno dato l'assalto alla piattaforma con della dinamite e i tecnici stranieri avrebbero tentato di fuggire in barca ma sono stati catturati, secondo fonti concordanti. Oltre a quattro italiani e a un americano, fra i rapiti vi sarebbe un croato.
Nel Delta del Nigeria i guerriglieri indipendentisti, che rivendicano il controllo delle risorse petrolifere, hanno messo a segno numerosi attacchi contro le installazioni delle compagnie straniere e hanno rapito decine di lavoratori stranieri, tra cui diversi italiani. La Farnesiana ha subito attivato l'unità di crisi ed è in stretto contatto con la nostra ambasciata.

D'alema: sapevamo che l'area è pericolosa "Devo purtroppo confermare che alcuni tecnici italiani sono stati rapiti.

Abbiamo segnalato più volte l'estrema pericolosità della Nigeria e in particolare di una certa area e avevamo invitato le imprese italiane a ridurre all' indispensabile la loro presenza", ha detto il ministro degli Esteri Massimo D'Alema. "Questo episodio - ha aggiunto - conferma purtroppo i rischi che sono connessi alla instabilità del Paese". "D'altra parte noi non possiamo impedire ai tecnici di andare".

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