A Njimegen 40mila persone in marcia per quattro giorni

Nicola Mercatali

Dal 1909 ogni anno la terza settimana di luglio il Walking mondiale si dà appuntamento a Njimegen in Olanda per la Vierdaagse, la marcia di 4 giorni che è uno dei maggiori eventi sportivi mondiali e a cui partecipano oltre 40.000 persone. Si può scegliere di percorrere 30, 40 o 50 Km. Tre percorsi diversi ogni giorno, che partono e rientrano a Njimegen. Ci sono stato e questa è la mia esperienza
Oosterback (Olanda meridionale) ore 5.45, suona la sveglia. Fuori è già chiaro perché siamo più a nord rispetto l'Italia. Indosso una maglietta da running, pantaloni corti da walking le mie New Balance 747 da walking e una felpa, perché il termometro esterno indica 15 gradi, e preparo lo zaino: due panini, una mela e una banana, un succo di frutta e un k-way, l'unica cosa di cui avrò davvero bisogno. L'appuntamento con il mio gruppo walking è nella hall dell'albergo alle 6.00. Dopo una rapida colazione, un pullman ci porta a Njimegen, una bella cittadina universitaria dell'Olanda vicina al confine con la Germania. Appena scendiamo, uno spettacolo incredibile ci dà la seconda sveglia, quella che serviva. Sembra che tutti gli walkers del mondo si siano dati appuntamento qui a quest'ora. Una folla incredibile di persone è pronta davanti alla start line. E migliaia di persone sono già in cammino da 2 e 4 ore per percorrere rispettivamente 40 e 50 Km. A noi ne toccheranno solo, si fa per dire, 30. In serata scopriremo che all'ultima delle 4 giornate di marcia di Njimegen hanno partecipato in 38.000.
0re 7.30, si parte. È emozionante. Un fiume interminabile di persone che si mette in marcia e che, lungo tutti i 30Km del percorso, non ci lascerà mai soli. Giovani e anziani. Dai 15 agli 80 anni. Il walking è davvero uno sport per tutti. I primi 13 chilometri scorrono abbastanza in fretta. Il passo regolare è quello provato più volte in allenamento. Usciamo da Njimegen e entriamo nella verdissima campagna olandese. La cosa più sorprendente è la gente che incontriamo lungo il percorso: tutti ci applaudono e ci incoraggiano, con cori, striscioni e la musica dei loro stereo o dei pub in cui si sono radunati per vederci passare. Ogni 4/5 chilometri troviamo attrezzate aree di ristoro con bar e servizi. Ma in realtà si può mangiare un po' ovunque lungo il percorso, le signore e i bambini olandesi offrono frutta, dolci e verdura e con i loro splendidi sorrisi ci fanno dimenticare la stanchezza. Dopo il check point di metà percorso ci fermiamo per la nostra seconda sosta. Un panino, una banana, un succo e un po' di stretching. Una sosta che pare studiata a tavolino, visto che appena poso lo zaino ricomincia a piovere. È qui che si riconosce il walker professionista, tutti indossiamo il k-way, ma solo alcuni hanno le scarpe waterproof e addirittura vediamo passare walkers con rivestimenti in plastica per le calzature.
Regola numero 1: essere sempre pronti a qualsiasi condizione atmosferica, soprattutto quando si deve camminare per diverse ore. Regola numero 2: il corpo e i piedi devono restare sempre asciutti. Riprendiamo il cammino. Intorno al 21° km., proprio quando si incontrano le prime difficoltà, troviamo un pubblico straordinario che ci fa dimenticare stanchezza e dolori. Da qui fino al traguardo è un interminabile fila di persone che hanno preso posto al bordo della strada per veder sfilare prima i numerosi gruppi militari che vengono qui per marciare da tutto il mondo, e poi la gente comune. Uno spettacolo nello spettacolo. Gli ultimi chilometri sono un autentico bagno di folla. Ecco il traguardo. «L'anno prossimo facciamo 30 km.

per 4 giorni così prendiamo la medaglia».

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