No di Cgil, Cisl e Uil ai tagli sul 118: «Aridatece ... ace»

«Grazie Marrazzo, grazie Battaglia per il pianto delle sirene. Aridatece un... ace». E anche «No alla chiusura dell’Ares 118. Sì al servizio sanitario pubblico». Questi alcuni degli striscioni esposti dai lavoratori del 118 in presidio a piazza San Marco dove rimarranno fino al 28 di giugno, giorno dello sciopero generale della Sanità. La protesta è organizzata da Cgil Fp, Cisl Fps, Uil Fpl. «Nella Regione Lazio il taglio di 28 milioni di euro per la Sanità ne prevede 14 milioni per il solo settore Ares 118 - ha detto pasquale Paolucci della Uil Fpl - Questo significa 600 mila ore in meno di assistenza, riduzione di mezzi e personale. Per Roma è già previsto il taglio di 30 ambulanze, nelle altre Province, invece, da 3 a 5». Una situazione, denunciano i sindacati, già difficile ancor prima dei tagli della Regione.

«L’organico è già carente - ha continuato Paolucci - le ambulanze spesso escono senza il barelliere e molti mezzi sono ormai vecchi, risalgono ormai al tempo del Giubileo». In occasione dello sciopero generale, i sindacati di tutto il reparto Sanità si muoveranno in corteo fino a Montecitorio.

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