Momenti di gloria per il presidente del Genoa Enrico Preziosi, gloria che non gli viene dalla sua passione calcistica, bensì dal suo ruolo di imprenditore di giocattoli. Il Financial Times, il principale giornale economico-finanziario del Regno Unito ed uno dei più antichi, autorevoli e letti del mondo, dedica infatti un articolo al fondatore della Giochi Preziosi, lazienda di giocattoli che limprenditore «ha portato ad essere il quinto gruppo mondiale adattando la sua strategia ai tempi che cambiano».
Lintervista si apre con una nota parentesi calcistica: la confessione del grave errore commesso da Preziosi una decina di anni fa quando, ancora presidente del Como, rifiutò di acquistare largentino Lionel Messi, considerato oggi uno degli attaccanti più forti al mondo, per soli 50 mila dollari. «Fortunatamente per lui - sottolinea il Ft - ha dimostrato più discernimento al timone della Giochi Preziosi».
I ricavi, guidati dalle vendite dei Gormiti e di Cicciobello, «sono attesi questanno vicini al miliardo di euro con profitti superiori ai 100 milioni». Il quotidiano londinese ricorda che «gli analisti stimano in un miliardo il valore del gruppo» fondato da Preziosi nel 1977 nel suo garage («con giocattoli venduti allora a mille lire») dopo aver svolto una serie di lavori malpagati tra cui lo scaricatore di camion. Poi la crescita costante a inizio anni 80. Il boom nel 1985 quando Preziosi chiese allallora imprenditore televisivo Silvio Berlusconi «quanto spendono e quando fanno i loro spot Mattel e Hasbro? Solo a ottobre e novembre. Ok, io voglio comprare pubblicità tutto lanno, cominciando a gennaio. Preziosi - continua lFt - investì allora 3 miliardi di lire, un settimo dei suoi ricavi annuali. Nel 1987 le vendite erano salite a 101 miliardi». Lo sbarco in borsa, aggiunge il presidente del Genoa, «potrebbe avvenire più avanti nel corso dellanno».
Rispetto ai concorrenti più grandi (come Mattel, Hasbro e Lego), la Giochi Preziosi si distingue per un modello di business integrato verticalmente e che dai giocattoli - prodotti anche sfruttando i vantaggi della delocalizzazione (il gruppo impiega 8.000 persone nella regione di Hong Kong e altre 110 nel centro di sviluppo di Shenzhen) - si è allargato ad altri prodotti come uova di cioccolato, patatine, decorazioni natalizie, scarpe e materiale per la scuola. «Con lobiettivo ambizioso - scrive il Ft - di raddoppiare i ricavi nei prossimi cinque anni, in parte anche attraverso acquisizioni».
Un successo che deve per forza avere una formula magica. Ebbene, Preziosi la spiega così: rinnovamento. «Circa ogni cinque anni i giocattoli cambiano completamente.
Stiano tranquilli i tifosi rossoblù: i giocatori del Genoa sono altra cosa.
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