Il «no» di Veronesi mette l’Unione ko

Umberto Veronesi lascia. Una lunga lettera del professore e l’annuncio che non sarà lui il candidato del centrosinistra a Palazzo Marino. Va al tappeto l’Unione. «Il centrosinistra ha perso una grande opportunità», il primo commento del segretario Ds Franco Mirabelli. «Nessuno era a conoscenza della lettera di Veronesi», spiega Augusto Rocchi (Rifondazione comunista), grande avversario della sua candidatura. «È una brutta notizia: ora la Cdl, insieme a Nando Dalla Chiesa e a Rifondazione possono festeggiare», regola i conti coi suoi Sergio Fumagalli (Sdi). «Ora lavoriamo per individuare candidati altrettanto autorevoli», esorta il verde Carlo Monguzzi. E il più autorevole è sicuramente il presidente della Provincia Filippo Penati. «Non posso che sottolineare l’amarezza per una grande occasione persa», le sue parole.
Dal centrodestra, invece, arrivano inviti a cambiare campo.

«Ora Veronesi venga con noi», l’appello dell’assessore Giulio Gallera (Fi). E la coordinatrice azzurra Mariastella Gelmini pensa alle prossime mosse. «Adesso aspettiamo la risposta della Moratti per poter proseguire a Milano l’opera di buongoverno».

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