«Con noi nessuno spreco tutti i soldi andranno in Africa»

«Il 65% della popolazione di Nairobi vive nelle baraccopoli. Il tasso di mortalità infantile è di 166 su 1000 nati vivi. E sono 100 mila i bambini orfani». Valentina Cislacchi, responsabile comunicazione di “Alice for Children” snocciola i numeri che mettono i brividi.
Quanti bambini sono stati adottati fino ad ora?
«Attualmente sono 160. Vanno dai tre ai 16 anni. I due più grandi ora vanno al college. La maggior parte di loro sono orfani».
Dove li avete raccolti?
«Dalle baraccopoli, che sono vere e proprie discariche a cielo aperto. Lì vivono in dieci in un metro quadro di spazio coperto da un tetto di lamiera».
E se non recuperati che fine fanno questi bambini?
«Finiscono per strada, dove si creano delle gang. Sniffano colla, vagano per le baraccopoli cercano cibo e rubano».
Quando è stata creata questa associazione?
«Tre anni fa. Il fondatore è Diego Masi, un esperto di cooperazione internazionale, che ha fatto una scelta molto drastica: eliminare i rami secchi per evitare sprechi».
Ci spiega meglio?
«Normalmente una donazione non finisce direttamente ai beneficiari. In mezzo ci sono molti passaggi e tra il donatore e il progetto si perde dal 20 al 30% della somma».
Alice for Children perché è diversa?
«Noi abbiamo eliminato sprechi e intermediazione. Attraverso il web garantiamo la massima trasparenza. E questi sono i principi fondamentali che animano il progetto di web aid Alice for Children di Twins international nato in collaborazione con il portale italiano Alice.it».
Cosa garantisce Internet, in sostanza?
«Permette di ridurre ogni forma di ricarico in modo che l’85 per cento della donazione arrivi davvero a sostegno dell’iniziativa. Inoltre usiamo solo mail, news letter per comunicare. Anche le lettere dei bambini inviate ai genitori adottivi le scannerizziamo e questo ci permette di risparmiare molti soldi sulla corrispondenza».
Quali sono i progetti di Alice for Children?
«Abbiamo Alice village dove sono ospitati 56 bambini. Poi c’è un’altra struttura, Alice Home, che ne ospita 37 di orfani. Infine c’è la scuola che garantisce lo studio ogni giorno per 420 bambini».
Chi vuole adottare cosa deve fare?
«Deve contattarci via mail a “genitori a distanza@twins international. org". Verranno inviate tutte le informazioni in tempo reale».
Quanto costa adottare a distanza?
«Trenta euro al mese quindi un euro al giorno per un totale di 360 euro l’anno».
Il pagamento come va effettuato?
«Mensilmente, semestralmente, oppure annualmente tramite bonifico, rid o conto corrente postale».
Si può scegliere un bambino?
«No. Abbiamo le schede di tutti i bambini, ma sono io che seleziono: tutti i nostri bambini hanno bisogno di aiuto».
Come si può seguire il bambino adottato?
«I genitori a distanza possono spedirgli mail anche quotidianamente. Inoltre lo può contattare via skype oppure telefonicamente.

Possono anche mandargli regali tramite i nostri volontari che mensilmente si recano a Nairobi».
E si può visitare il centro?
«Certamente. I genitori vengono ospitati nelle strutture dove abitano anche i volontari»

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