«Ma noi resteremo sempre dalla parte di Fausto»

Il signor Cristiano Gatti nel suo articolo su Coppi e Merckx ha dimenticato la portata degli avversari di Coppi: Bobet, Koblet, Kubler, Bartali, Magni, Van Steenbergen, Robic. Merckx aveva come avversario il solo Gimondi. Non parliamo poi delle vicende personali (morte tragica del fratello e situazioni sentimentali) che di certo non hanno mai aiutato il Campionissimo.
222
A proposito di chi è più forte tra Coppi e Merckx, Gatti non ha tenuto conto che tra i 20 e i 24 anni Coppi non ha praticamente corso: nel pieno delle sue forze avrebbe potuto vincere almeno due Tour de France e tre Giri d’Italia. Supposizioni? Certo, ma fondate. A questo punto i numeri sarebbero a favore di Coppi, il più grande.
Antonio Ferrari
222
Gentile Signor Gatti, mi sento tuttora coppiano, ma il mio intento non è polemico, tant’è che non esito ad ammettere che «probabilmente» Merckx è stato il più grande e completo (Coppi non era certo un velocista) ciclista di tutti i tempi.
Dico «probabilmente» perché la sua analisi, basata sulle crude cifre, non tiene conto di tre fattori molto importanti: 1) La carriera di Fausto è stata brutalmente interrotta dalla guerra d'Africa e da una lunga prigionia, che forse ne hanno minato l'organismo; 2) Oltre che con l’eterno e grandissimo rivale Bartali, Coppi si è dovuto confrontare con gente del calibro di Koblet, Kubler, Bobet, Van Steenbergen, Anquetil...; 3) Non ne sono certo, ma penso che anche il numero delle gare di livello, soprattutto negli anni 40, fosse inferiore. Se è così, anche questo può aver influito sulle differenze di palmares.
Massimo Gibellini
222
Nessuno può confutare il numero di vittorie di Eddy Merckx, ma i miti come Coppi e altri in attività diverse, non sempre dipendono dal numero dei successi ma dall’impatto che hanno avuto. Merckx nella sua carriera ineguagliabile e straordinaria, non avrà mai un posto nell’Olimpo delle emozioni come Coppi. I miti sono fatti di ciò che hanno rappresentato nel contesto storico-emozionale e non sempre di aridi numeri.
Antonio Pagnoncelli - Induno Olona
222
Mi dichiaro dispiaciuto del titolo messo in prima pagina: «Coppi un grande campione ma Merckx era più forte» Il Sig. Gatti dimentica due prestazioni importanti di Coppi: il record dell’ora stabilito nel 1942 al Vigorelli e le vittorie nel campionato del mondo ad inseguimento.
Pompeo Re
222
Egregio Cristiano Gatti, spiacente di non essere assolutamente d’accordo con Lei. Fausto Coppi è stato e sarà per l’eternità il più grande atleta di tutti gli sport di tutti i tempi. Tenga presente che Merckx aveva come avversari il solo Gimondi e tante mezze calzette. Gli avversari di Fausto Coppi rispondevano ai nomi di Bartali, Kubler, Magni, Koblet, Bobet, Anquetil...
Ennio Avarone
222
In risposta all’articolo del sig. Cristiano Gatti, vorrei ricordare che Coppi ha saputo vincere, con imprese mai più ripetute, sia nelle gare a tappe che in quelle di un giorno e ha saputo vincere anche in pista con la stessa disinvoltura. Basti pensare che su 93 gare di inseguimento ne ha vinte ben 84, laureandosi due volte campione del mondo.
Franco Carlini - Novara
222
Caro Sig. Cristiano Gatti, nel voler offuscare l’immagine dell’unico nostro vero mito del dopoguerra che con le sue vittorie ci faceva dimenticare per un po’ le nostre miserie, si è scordato di dire che Fausto Coppi vinse il primo Giro d’Italia a vent’anni nel 1939, quale gregario di Bartali e poi scoppiò la guerra. Riprese a correre alla fine del 1946 a ventisette anni, dopo lunghi anni di prigionia. Quindi perse molti anni di carriera nel momento migliore della sua vita.


Cesare Pelucchi
222
Da oltre ottanta anni seguo lo sport ciclistico: ho letto sul Giornale il suo articolo a proposito del confronto Coppi-Merckx e sono perfettamente d’accordo con Lei. Il più grande e il più forte è stato Merckx, il più completo: fortissimo in volata, in salita e sul passo. Coppi aveva il tallone d’Achille nelle volate e nel carattere piuttosto fragile.
Marino Vitaletti – Ostia

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica