da Roma
Roberta Moriccioli è la figlia di Luigi, luomo aggredito e ucciso a bastonate da due romeni mentre percorreva in bici la pista ciclabile a Tor di Valle.
Dopo laggressione della studentessa accoltellata e stuprata da un romeno a La Storta, che cosa prova?
«Sono indignata. Capisco che Rutelli in materia di sicurezza si trovi in grosse difficoltà e non sappia più a che santo votarsi. Ma mi pare vergognoso che, allindomani dellennesima barbara aggressione ai danni di una ragazza, il candidato sindaco del Pd parli di strumentalizzazione da parte del centrodestra. Semmai sono proprio queste sue parole a essere strumentali. Rutelli dovrebbe avere lonestà di riconoscere che tutte le promesse sulla sicurezza a Roma, dallomicidio Reggiani in poi, sono state disattese. Ancora una volta i fatti dimostrano che il centrosinistra ha rivelato la sua cronica incapacità di governare Roma e assicurare condizioni di vivibilità alla città».
Lei ha vissuto di persona una tragica esperienza. Dopo la mortale aggressione ai danni di suo padre, ad agosto 2007, sulla pista ciclabile sono aumentate le misure di sicurezza?
«Il Comune una decina di giorni fa, esattamente il 7 aprile, ha installato delle colonnine di videosorveglianza lungo la pista. Ben venga una misura che comunque aumenta la sicurezza, da chiunque essa arrivi. Ma a una settimana dal voto mi sembra una misura tardiva e in chiave scopertamente elettorale. Mio padre è stato aggredito ad agosto, hanno avuto quasi un anno per provvedere, e si decidono solo ora? Quello che mi ha più ferita, però, è unaltra cosa».
Quale?
«Alla cerimonia di inaugurazione, dal Comune non hanno invitato né me né la mia famiglia. Eppure hanno deposto dei fiori proprio nel punto in cui mio padre è stato aggredito. La nostra presenza come famiglia sarebbe stata giusta. Allevento hanno evidentemente voluto dare un significato politico di parte».
Come vive personalmente questa ondata crescente di aggressioni a Roma?
«Con una grande tristezza nel cuore. Sono stata allospedale a visitare la povera signora Reggiani. Poi alla stazione di Tor di Quinto, il giorno dopo. Parola mia, non sembrava neppure di essere a Roma. Vicino cè la stazione dei carabinieri, a due chilometri cè lAuditorium, lo stadio Olimpico. Eppure è successo quello che è successo. Ormai non si salva più nessuna zona a Roma. Del resto, anche i camper dei nomadi parcheggiati a piazzale Clodio davanti alla Procura la dicono lunga».
E Monteverde, dove lei abita?
«Purtroppo anche da noi cè un campo nomadi. Di notte vediamo dalle finestre un viavai di rom che spingono i carrelli della spesa. Dentro si può immaginare che cosa cè. Personalmente, da quando ci sono loro, ho subito due furti in casa. Si sono calati lungo il tubo del gas allaltezza del quarto piano. Non si fermano di fronte a niente».
Che cosa prova la vittima di un furto in casa?
«Intanto una sensazione di grande smarrimento. A me hanno portato via, fra laltro, il telefonino che tenevo sul comodino vicino al letto mentre dormivo. Il peggio lho provato dopo, al pensiero di quello che poteva succedere se mi fossi svegliata in quel momento. Che mi avrebbero fatto? La paura che provano le vittime di furti o rapine non si può immaginare».
Anche a Milano e in Lombardia ci sono stati di recente episodi di violenza. Il Pdl punta sulla sicurezza nelle grandi città. Ma a Roma che succede se vince Rutelli?
«Sarebbe drammatico. Ma credo che Alemanno abbia tutte le carte in regola per vincere, già il fatto che Rutelli non sia passato al primo turno è significativo.
(Ha collaborato Rita Smordoni)
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