Meglio che il popolo bianconero si armi di santa pazienza: il Newcastle dell’ex interista Martins riporta la Juve sulla terra, vince 2-0 e offre a Ranieri motivi per pensare a quello che ancora non va. Il tecnico ha schierato una Juve inizialmente sorprendente, con un 4-3-3 quasi sconosciuto ai suoi in cui Iaquinta e Marchionni giocavano al fianco di Trezeguet: squadra squilibrata (con tre centrocampisti come Tiago, Almiron e Nedved) e inglesi presto in vantaggio con un rigore di Luque. La Juve non subiva soltanto, Marchionni era indiavolato e Given, portiere avversario, si superava più volte sullo stesso centrocampista oltre che su Iaquinta e Nedved. Era però dietro che i bianconeri sudavano più delle solite sette camicie: Andrade non bastava a coprire i buchi di Molinaro e Zebina, Grygera si limitava al compitino e Buffon era chiamato a un paio di miracoli prima di capitolare ancora sul finire del primo tempo (Carroll). Non si vedeva, se non nel finale, il «ribelle» Chiellini, ancora in attesa di sapere se il suo futuro sarà a Torino o al Manchester City: oggi l’ad juventino Blanc dovrebbe incontrare i dirigenti inglesi e domani Davide Lippi, procuratore del giocatore, vedersi con Secco.
Mercoledì, contro l’Amburgo, altra puntata: «Cambierò quasi tutti (dovrebbe toccare anche a Del Piero e Camoranesi, ndr) per far crescere la condizione di ognuno - ha dichiarato alla fine Ranieri -. Potevamo far meglio sui due gol presi, ma la squadra ha creato buone trame e il loro portiere è stato il migliore in campo».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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