«Non chiedo ai genitori di fare i poliziotti»

L’assessore Landi: «Sarà spunto di discussione» Il ministro Ferrero: «Inutile ritorno alla caserma»

Il kit antidroga del Comune rischia di peggiorare il rapporto fra genitori e figli e di trasformare la casa in una caserma. Questo, in sintesi, il giudizio del ministro per la Solidarietà sociale Paolo Ferrero sui test gratuiti. «Non è una buona misura - spiega Ferrero - ci sono dei motivi per cui il ragazzo consuma e quello che va fatto è spezzare il legame tra la sostanza e l’immaginario che c’è intorno alla sostanza».
Pronta la replica dell’assessore comunale alla Salute Giampaolo Landi di Chiavenna: «Non voglio che i genitori diventino poliziotti, ma in una logica di dialogo vorrei che in famiglia si discutesse di questi temi. A Milano - continua Landi di Chiavenna - il consumo di sostanze stupefacenti sta aumentando in misura esponenziale». Sono i numeri a parlare: ogni giorno in città vengono consumate 34.400 dosi di cannabis, 10.555 di cocaina, 2.800 di eroina e 411 di anfetamine.
«Il kit non è risolutivo - conclude l’assessore -, ma può stimolare il dialogo e fare da deterrente».

«Il kit è un deterrente, sostenere che sia una misura peggiorativa dei rapporti fra generazioni è ridicolo - sostiene il segretario nazionale Francesco Pasquali -. Le stanze del buco proposte dal ministro Ferrero, invece, non sono altro che una forma di resa di fronte a una piaga che non risparmia i giovanissimi».

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