Gli italiani affondano in un mare di tasse e debiti, ma il mondo si complimenta con Monti che ci ha salvati. L'Italia è salva, gli italiani sono affogati. Il paese legale si mette a posto con i superpoteri mondiali, il paese reale non sa come tirare a campare. Ogni giorno un suicidio, cento negozi chiusi, mille famiglie indebitate. Ma i big del mondo ci fanno i complimenti. Io continuo a non capire se sbaglia il mondo, anzi i suoi vertici, o se sbagliamo noi, italiani viventi; o se sbagliano i tg a rappresentarci così la realtà. C'è qualcosa di kafkiano, di pirandelliano, di trilussiano giù giù fino a Brignano, in tutto ciò. Monti mette il broncio contro gli italiani e dice: se non siete pronti, cioè maturi, io me ne vado. Mi ricorda i governanti secondo Brecht: quando divergono dal popolo, pensano di cambiare il popolo, mica loro. E poi tutta la sceneggiata napoletano- asiatica che segue. Napolitano che sussurra al Monti incapricciato 'resta cummè, nun me lassà'; i tre porcellini A.B.C. della strabica maggioranza montuosa- Alfy, Bersy e Casyche si accordano su una legge elettorale che ammoscia il bipolarismo ma avvicina le urne; e intanto non si vede uno straccio di riforma sociale vera. Grandi annunci, zero novità. Orazio aveva sgamato Monti già duemila anni fa: parturient montes, nascetur rudiculus mus.
E i monti partorirono ridicoli topi. Visto che neanche i tecnici funzionano, non ci resta che provare con i maghi, le fatine, i pranoterapeuti e i profeti, con l'appoggio esterno del dalai lama e dei dervisci.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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