«Non credo a un derby senza Totti»

Rocchi lancia la sfida: «L’infortunio è stato un po’ ingigantito: scommetto che Francesco sarà in campo. Loro favoriti, ma noi possiamo fare il bis»

«Non credo a un derby senza Totti»

da Roma

È il miglior cannoniere della Lazio ed è a un gol dal suo record personale. Tommaso Rocchi, autore di 15 reti in questa stagione in campionato, fino all’anno scorso viveva il derby in simbiosi con Paolo Di Canio, che ha poi «divorziato» non senza polemiche dal club di Lotito. «L’ho visto la settimana scorsa ma non dico di più...», rivela Rocchi. L’attaccante biancoceleste ha messo il suo sigillo in due derby del 2005: quello del 6 gennaio (la prima di Papadopulo sulla panchina laziale) vinto per 3-1 e quello del 23 novembre, quando segnò insieme a Totti. Ancora in dubbio a causa di una fastidiosa sciatalgia (ieri ha svolto lavoro differenziato, oggi la decisione finale).
Rocchi, quella di Totti potrebbe essere un’assenza pesante?
«Sono pronto a scommettere che sarà in campo. Non voglio dire che non credo all’infortunio perchè so quanto sia professionista, penso solo che la vicenda sia un po’ ingigantita. E se non ce la farà, ci sarà Vucinic (che ieri ha rivelato di essere pronto a fare una pazzia per un gol nel derby, ndr)».
Dico la parola derby e...
«Se chiudo gli occhi la sera e penso al calcio, mi viene in mente il derby. È la partita più bella del campionato, ma anche la più difficile e sentita. Quella che si prepara meglio e che vale di più, quella in cui non devi sbagliare niente. Ci vuole grande spirito di sacrificio e voglia, in maniera tale che l’avversario non veda mai la stanchezza sulla tua faccia».
All’andata la Lazio ha ottenuto una vittoria storica.
«Per noi sarebbe un traguardo incredibile vincere due derby nello stesso anno. Ma è una partita particolare, si va in campo per vincere indipendentemente dai risultati precedenti. Loro vorranno fare meglio, noi vogliamo confermarci. In una gara così contano solo i 100 minuti del match e non quello che è successo prima».
Chi è la favorita?
«Direi la Roma perchè ha fatto un grande campionato, è seconda in classifica ed è andata avanti in Champions League. Sulla carta è favorita, poi sarà il campo a dire chi ha meritato di vincere».
Roma ormai seconda, Lazio praticamente in Champions League, i tre punti valgono quasi esclusivamente per il prestigio e per i tifosi.
«Proprio perchè non ci sono obiettivi particolari da raggiungere, il valore di questo derby assume ancora maggiore importanza, diventa più bello e più sentito e secondo me sarà anche più combattuto».
Chi sarà il protagonista? Il presidente del Coni Petrucci indica Spalletti e Delio Rossi.
«È una sfida tra Roma e Lazio, si affronteranno due squadre che hanno dimostrato di puntare sulla compattezza del gruppo e sul collettivo».
La Lazio arriva a questa sfida un po’ sulle gambe.
«Stiamo bene, ci sta di accusare una flessione dopo tante vittorie consecutive per il caldo, le squalifiche e gli infortuni. Ma ora siamo tornati quasi al completo».
Totti ha detto che dopo gli addii di Nesta e Di Canio nella Lazio non ci sono più bandiere.
«Lui è nato a Roma, gioca da sempre nella Roma e quindi ha fatto un paragone con calciatori romani tifosi della Lazio. Io non mi sento chiamato in causa. Se non ero laziale prima, perchè da bambino tifavo Milan, ora lo sono a tutti gli effetti».


Potrebbe essere l’ultimo derby di Angelo Peruzzi.
«Mi dispiacerebbe se fosse così, Angelo per noi è come un attaccante che segna tanto. Magari potrebbe esserlo anche per me... Ma del nostro futuro parleremo solo alla fine del campionato».

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