Milano - Cominciava ad avere qualche piccolo problema con l’udito, retaggio dei rumori assordanti che ti lasciano le missioni sotto le bombe. Quando si è nella Raf, l’aeronautica inglese, bisogna essere giovani e in perfetto stato di salute perché un errore può costare molte vite, compresa la propria. Il vecchio Buster iniziava ad avere qualche dolorino di troppo. Il tempo è un giudice inflessibile che non fa sconti a nessuno, neanche ai cani.
Quando si pensa ai cani eroi delle guerre si immaginano pastori tedeschi, dobermann, levrieri irlandesi e altre razze di grande mole. Buster invece è uno springer spaniel inglese, qualcosa di simile a un cocker «large», usato storicamente per la caccia nel bosco. Le origini di questa razza, uno dei vanti inglesi, risale a oltre 2000 anni fa e di lei si narra ne «I Racconti di Canterbury», di Chaucer. Il suo fiuto e la facilità nell’apprendimento sono famosi e hanno fatto di Buster uno dei migliori cani in tutta la storia della polizia militare della Raf, lo speciale corpo che protegge piloti ed equipaggiamento di vitale importanza, sia in patria che all’estero, principalmente nei teatri di guerra o nei territori occupati dove agiscono terroristi e criminali d’ogni sorta e d’ogni grado di pericolosità. Chi accede a questo corpo superselezionato può diventare Raf Police dog handler, conduttore di cani impiegati in delicatissime operazioni, come quelli usati nella ricerca di Bin Laden.
A nove anni di età, per Buster è venuto il momento di ritirarsi in una delle magnifiche casette sulle colline inglesi e godersi la terza età tra il canto del rigogolo di giorno e del barbagianni di notte. Sembrano ieri i giorni in cui, assieme al suo conduttore il sergente Michael Will Barrow, di 45 anni, allungava il suo prezioso tartufo nero, nella sperduta provincia di Helmand in Afghanistan, salvando un numero imprecisato di vite, dopo avere scovato potenti esplosivi appena deposti da due terroristi suicidi, immediatamente arrestati. Le sue gesta sono divenute famose presso il corpo della Raf per il suo tempismo e il suo sangue freddo mantenuto sotto le bombe e durante i poderosi attacchi del nemico in Bosnia, Irak e Afghanistan. Buster poteva salire su qualunque aereo, da ricognizione, da caccia o bombardiere mantenendo la stessa espressione compassata che può avere qualunque cane si riposi sullo zerbino di casa.
Sul petto di Buster ora, fanno bella mostra di sé (e lui sembra farle vedere con smisurato orgoglio) una sfilza di medaglie guadagnate sui campi di battaglia di mezzo oriente.
Il sergente Barrow ha dichiarto al Daily Express di essere ancora impressionato dall’aplomb di Buster durante le incursioni nemiche, dalla sua solida compostezza nonostante talvolta piovessero bombe e proiettili come fiocchi di neve in inverno. «Ogn violta che venivamo attaccati», ricorda il sergente, «Buster restava calmo nell’attesa che tutto finisse, poi era capace di segnare con un cenno della testa dove si trovavano le bombe nel campo che i talebani avevano minato per farci saltare in aria. Potevamo tornare sicuri ai nostri mezzi. Buster non ha mai sbagliato, altrimenti non sarei qui a raccontarlo.
Ora Buster si gode il meritato riposo assieme al sergente e a sua moglie Tracy, nel Linconshire, con a un altro springer e un pastore tedesco che, per la verità, guarda un tantino dall’alto al basso. Noblesse oblige.
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