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Non si ferma l’ondata di sbarchi in Sicilia: a Linosa ci sono più clandestini che abitanti

Più gli extracomunitari sbarcati che i residenti a Linosa.
Ieri pomeriggio, sulla più piccola delle Pelagie, è arrivato un barcone con trecentotrentuno persone a bordo. Il natante di 25 metri si è andato a schiantare sugli scogli. Alcuni migranti sono finiti in acqua, ma sono stati recuperati dai soccorritori. Con il mare in tempesta, la Capitaneria di porto non ha potuto effettuare il trasferimento a Lampedusa. Linosa è sprovvista di un centro di accoglienza e pertanto, i clandestini sono stati sistemati alla meno peggio. In tanti anche in strada, mentre sull’isola, isolata dalle pessime condizioni meteo presto potrebbe potrebbe cominciare a scarseggiare il cibo.
Linosa non è minimamente pronta a dare ospitalità a tutta questa gente. La Prefettura di Agrigento si è messa al lavoro e da stamani dovrebbero effettuarsi dei trasferimenti tramite elicotteri. Non ci sono alternative considerato che il maltempo è destinato a proseguire. E nella tarda serata di ieri, un altro barcone con a bordo 234 persone, tra cui 4 donne, è stato soccorso a poche miglia da Lampedusa. Al Cpt la situazione è problematica. A fronte di 900 posti letto, ci sono oltre mille extracomunitari. Infatti, malgrado 500 siano stati trasferiti nella mattinata di ieri, con diversi ponti aerei, la struttura è sempre stracolma per i continui arrivi.

Il maltempo, dovrebbe scoraggiare per i prossimi giorni gli organizzatori dei cosiddetti «viaggi della speranza».

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