«Sul tema parcheggi, è ora di rimettere ordine». Lassessore ai Lavori pubblici, Bruno Simini, premette che in troppe occasioni «i comitati si sono uniti per protestare su cose infondate». Ma, soprattutto, hanno puntato il mirino contro il Comune che invece non era responsabile di ritardi o imprevisti sorti in fase di cantiere. «In passato cè stata troppa confusione sui ruoli, afferma lassessore. Che riepiloga, appunto, come il compito del Comune - se i parcheggi non sono pubblici - si limiti a concedere il permesso ai privati di realizzare unopera e verificare se, alla fine, è conforme. Della qualità «ne risponde il privato, che deve pagare eventuali errori. Togliamo le ambiguità del passato - insiste Simini -, per la realizzazione di un parcheggio privato, come per tutti quelli residenziali, il Comune cede la proprietà dellarea ai privati e la responsabilità è interamente a carico delloperatore. Dobbiamo solo controllare che la realizzazione sia conforme al progetto, nei tempi e modi previsti». Sostiene che gli aumenti dovuti a ritardi nella consegna, oggi, non superino «la media del 12%, compreso ladeguamento Istat che è del 2% allanno».
Simini assicura per il futuro più controlli sulle varianti alle opere, perché «la scoperta di falde idriche, oggi, penso che si possa prevedere in anticipo, non è una sorpresa. E anche le indagini archeologiche, a meno di ritrovamenti epocali, non possono fermare un cantiere per anni». Chiederà «rigore e rispetto assoluto che quanto loperatore propone venga fatto nei costi e tempi previsti». Un Patto inaugurato col parcheggio di via Triboniano che ha ottenuto il via libera della giunta venerdì.
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