Irene Brin (nella foto ritratta da Massimo Campigli) nacque nel 1914 a Sasso, vicino Bordighera, da padre generale di carriera e madre ebrea di nascita austriaca che le trasmise la passione per le lingue e la letteratura. Non aveva ancora compiuto ventanni quando debuttò sul quotidiano Il Lavoro, firmandosi Mariù, il primo di molti pseudonimi, tra i quali Oriane, Marlene, Geraldine Tron, Maria del Corso, Contessa Clara, Madame O. Fu tuttavia Leo Longanesi a «inventarla» come Irene Brin e come giornalista di costume. A ventisei anni si sposò con Gaspero Del Corso, collezionista e viaggiatore. Con lui rimase tutta la vita e fondò la galleria darte LObelisco, in via Sistina a Roma, da cui transitarono tutte le avanguardie post boom economico, ma anche i «classici» dellanteguerra, come Fontana, Burri, Pomodoro, Morandi e, per la prima volta in Italia, i grandi stranieri come Dalí, Magritte, Kandinskij. Del giornalismo sinnamorò da subito, preferendolo sempre alla letteratura, ma oltre alle rubriche e alle centinaia di articoli per periodici (Ateneo Veneto, Harpers Bazaar, Scena Illustrata, LIllustrazione italiana, Le vie dItalia, La Fiera letteraria, Settimana Incom), scrisse anche diversi libri, fra cui il romanzo Olga a Belgrado (Vallecchi, 1943).
Altri titoli sono Usi e Costumi 1920-1940 (De Luigi, 1944), I segreti del successo (Colombo, 1954) e Il Galateo (Colombo 1959). Morì a Sasso nellestate del 1968, appena tornata da Strasburgo dopo il consueto giro di mostre darte insieme a Gaspero.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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