Samia è una giovane mamma africana, separata, con una bimba di cinque anni. Da tempo maltrattata dal marito, voleva rifarsi una vita insieme con la sua bambina, ma aveva bisogno di un sostegno, un incoraggiamento. E lha trovato in «Non solo un tetto», un progetto Cbm (Centro per il bambino maltrattato). Nove appartamenti in pieno centro, sovvenzionati dalla fondazione Cariplo e dallistituto Beata Vergine Addolorata, dove madri in situazione di disagio provano a vivere in maniera autosufficiente con i loro figli. «Per fermare la violenza familiare occorrono interventi dallesterno. Ci vogliono assistenti sociali, psicologi, che ragionino su ciò che è accaduto e cosa lo ha prodotto». Queste le parole di Teresa Bertotti, presidente del Cbm, dove ieri, in via Calatafimi, si è tenuta linaugurazione del progetto, «avviato, in realtà, dal febbraio scorso». Mamme italiane e straniere sono accolte con i loro bambini e spronate a condurre una vita indipendente, sia nel mantenimento della casa che nellaccudimento dei figli, ma contando sullappoggio di operatori e volontari. «Un grande esempio di solidarietà e competenza» commenta don Virginio Colmegna, intervenuto allincontro.
Nel suo alloggio Samia vive serena con la sua bambina, ha trovato un impiego e, grazie alle assistenti sociali, avrà presto una casa con un affitto sostenibile. E come lei, tante altre mamme potranno finalmente tornare a vivere in completa autonomia, più forti e capaci di affrontare il futuro. Per informazioni: 02/66201076, www.cbm-milano.it.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.