RomaClaudio Mancini, assessore regionale al Turismo, era proprio indispensabile questo viaggio a Pechino?
«A noi dà grande visibilità in un mercato strategico. Sono 80 milioni i cinesi che vanno allestero e solo il 5 per cento sceglie lEuropa. E poi qui siamo appena in otto per gestire unagenda zeppa di appuntamenti».
Ma avete speso unenormità per una sola partita di calcio.
«Mi dicono che finora si sono tenute cinque conferenze stampa legate alla gara e il 60 per cento delle domande, in qualche modo, riguardavano la maglietta».
Un successone insomma.
«Ci saranno centinaia di migliaia di spettatori. La Supercoppa sarà trasmessa in prima serata dalla tv pubblica».
E quel logo farà venire a tutti una voglia matta di scoprire le meraviglie di Roma.
«Potevamo comprare un po di spot, ma noi ragioniamo così. La settimana scorsa, per esempio, eravamo a New York allo Yankee Stadium per promuovere i mondiali di baseball».
Una vita sempre in viaggio.
«Abbiamo un budget da cui attingere e lo spendiamo nella maniera che riteniamo più efficace».
Gira voce che sabato, per la partita, potrebbero arrivare anche dei consiglieri.
«Non ci vedrei nulla di grave se la Regione inviasse qualcuno. Quando ci sono eventi istituzionali è prassi che partano delle piccole delegazioni».
A spese dei cittadini?
«Ma sono sempre in pochi, al massimo tre persone. Mica si muovono in venticinque».
Assessore, giusto per curiosità, lei per che squadra tifa?
«Per la Lazio. Ma è solo una coincidenza».
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