Botta e risposta. I commercianti «nomadi» dei mercatini romani, criticati dagli antiquari del centro, non ci stanno e rilanciano le accuse al mittente. Non è vero che «rubano» i clienti o che fanno della concorrenza sleale. Anzi, sono loro che girano lItalia e lEuropa alla ricerca delle cose. Nei mercatini del weekend si vende un po di tutto: oggettistica, gioielli, libri, ma si trovano anche mobili pregiati del Settecento e dellOttocento, restaurati e no, italiani e stranieri.
Al mercatino di via Maresciallo Pilsudski i venditori sono coscienti del modo in cui vengono dipinti da molti antiquari, ossia come fattore principale di crisi. Alcuni preferiscono non rispondere - limitandosi a dire «dobbiamo campare pure noi» - altri rispondono per le rime ma restano nellanonimato. «Ognuno vende al posto suo - dice un ex-antiquario - noi ci spostiamo, facciamo una ricerca a tappeto delle piazze, battiamo lItalia ma anche la Francia dalla mattina alla sera, mentre loro (gli antiquari) stanno fermi nei negozi». Insomma, si fatica, eccome. E i prezzi? «Non è vero che sono troppo bassi, sono i loro che sono troppo alti e i nostri che sono giusti». Il commerciante indica un letto francese dellOttocento restaurato: «Quello, io lo metto a 1.300 euro, se va in centro chiedono 3mila». E lancia una sfida ai «nemici»: «Venissero qui a vendere, ma tanto preferiscono la pappa pronta». Ma anche tra di loro, come tra gli antiquari, cè chi non crede allidea della concorrenza: «Ma no, è una favola - sostiene il signor Mazza, commerciante di posate dargento francesi - loro stanno a un altro livello rispetto al nostro». Ma la qualità della roba, quella, non si mette in discussione: «Noi andiamo alle aste in Francia dove ci certificano tutto», spiega una signora straniera. Insomma, non è colpa dei mercatini se gli affari a via dei Coronari vanno male. Il fatto è che loro, i commercianti che macinano chilometri, si sono saputi adattare meglio ai tempi che cambiano, hanno avuto un approccio più realista e hanno capito che il «posto» fisso può essere svantaggioso.
«Il mercato oggi è aperto - dice sorridente un ragazzo toscano che vende mobili nord-europei ottocenteschi - le cose sono cambiate. Oggi sei costretto a muoverti per vendere, devi andare incontro al cliente. Non puoi stare fermo». Lui ha un negozio di antichità a Soriano, ma nel week-end scende nei mercatini di Roma. Lapidale un commerciante napoletano, che nel suo stand esibisce antichi presepi e un meraviglioso tavolo di noce di sette metri, pezzo unico: «Siamo noi che ce labbiamo con loro perché tengono i prezzi troppo alti». A quanto pare, non sarebbero pochi gli antiquari che comprano direttamente da chi fa i mercatini, a prezzi normali per poi rivendere al triplo nei negozi.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.