Le Nord guardano al futuro «750mila passeggeri nel 2015»

Dopo i festeggiamenti, per l’apertura del nuovo snodo ferroviario tra le stazioni di Cadorna e Bovisa, ora Ferrovie Nord guarda al futuro. E dai quattro improvvisati capistazione, Antonio Di Pietro, Roberto Formigoni, Norberto Achille - presidente del gruppo Fnm -, Rodolfo Cattaneo - assessore regionale alle Infrastrutture -, che hanno idealmente dato semaforo verde a quattro treni simultaneamente, arriva un primo importante disegno del futuro ferroviario lombardo. Un disegno dai toni particolarmente vivaci. «Perché - chiosa il ministro Di Pietro - quando si mettono da parte gli ostacoli ideologici, i problemi si risolvono: è il federalismo responsabile che vogliamo portare avanti».
«L’obiettivo - spiega Raffaele Cattaneo - è che, se oggi i nostri treni percorrono 30 milioni di chilometri l’anno, questi devono diventare 40 nel 2010 e 50 entro il 2015. Allo stesso tempo i 500mila passeggeri devono crescere del 20% entro i prossimi tre anni e del 50% entro il 2015». Perché se si vogliono incrementare il numero di passeggeri, l’offerta deve essere più che appetibile. «Sempre entro la stessa data in un raggio di 30 chilometri da Milano - aggiunge l’assessore - ci sarà un treno ogni mezz’ora e ogni 15 minuti nelle ore di punta; entro un raggio di 60 km i treni saranno uno ogni ora e uno ogni mezz’ora nelle ore di punta. E il servizio - ha concluso l’assessore - sarà ancora più efficace quando sarà possibile utilizzare un unico biglietto per Ferrovie Nord Milano, Ferrovie dello Stato, Atm e linee interurbane». Infine la promessa: «Entro un anno ce la faremo».
Cambiamenti «epocali», costati 123 milioni di euro, 97mila giornate lavorative (di cui il 40 per cento svolte in orari notturni) e, fiore all’occhiello della presidenza di Norberto Achille, «senza alcun incidente agli operai». «Ne guadagnerà la qualità della vita dei pendolari lombardi - esulta il governatore Formigoni - perché due o tre minuti di percorrenza in meno per ogni pendolare, complessivamente significano migliaia di ore guadagnate ogni anno». E dopo che, entro il 2009, entreranno in funzione i 78 nuovi convogli e le 306 nuove carrozze «ci aspettiamo che sempre più lombardi abbandonino l’utilizzo dell’auto in favore del trasporto su ferro». Trasformazione resa possibile anche dai 3,5 miliardi di euro stanziati da Regione e Comune «per una mobilità sostenibile che sia competitiva, vantaggiosa e non inquinabile».


«La storica stazione di Bullona, gioiello di architettura neoliberty, va adesso utilizzata per finalità culturali e artistiche, magari a disposizione di chi incontra difficoltà nel far conoscere il proprio talento», conclude il presidente del Consiglio comunale Manfredi Palmeri.

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