da Roma
«A parità di condizioni, le famiglie residenti nelle regioni più ricche del Nord hanno una probabilità notevolmente più elevata di detenere attività finanziarie rischiose rispetto alle famiglie residenti nelle regioni del Sud». Lo afferma la Consob nello studio «Le scelte di portafoglio delle famiglie italiane e la diffusione del risparmio gestito». Le famiglie residenti al Sud, si legge nel dossier, mostrano inoltre una maggiore inerzia nei comportamenti: «L'acquisto di un'abitazione riduce sensibilmente la probabilità di detenere attività rischiose ma solo per le famiglie meno abbienti». Secondo la Consob, quindi, «la ricchezza e il grado di sviluppo socio-economico dell'area di residenza hanno un forte impatto sulla probabilità che una famiglia detenga attività finanziarie rischiose».
Secondo lo studio, «la probabilità di delegare a gestori professionali le scelte d'investimento è invece correlata positivamente con la dimensione del patrimonio da gestire e con l'avversione al rischio. A parità di condizioni - si legge nell'indagine basata su dati Bankitalia - la probabilità di utilizzare servizi di gestione professionale del risparmio è più bassa per le famiglie residenti in alcune regioni del Sud». Infatti, «il livello di educazione finanziaria ha un impatto rilevante sulla probabilità di detenere attività rischiose ma non sulla probabilità di delegare le scelte di investimento a gestori professionali».
Il lavoro della commissione «fotografa» le scelte di portafoglio degli italiani anche in senso storico.
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