da Roma
Se la crescita economica del Nordest fosse quella dellItalia intera, non saremmo la Cina o lIndia, ma usciremmo almeno dalle zone più basse della classifica mondiale. Nel 2006, infatti, le regioni del Triveneto e lEmilia Romagna sono cresciute del 2,4% contro l1,9% nazionale. Positiva anche la dinamica dei consumi delle famiglie (2,1% contro una media dell1,6%), mentre il Pil per abitante è aumentato del 3,3% attestandosi sul valore di 29.826 euro.
I conti economici regionali resi noti dallIstat offrono conferme più che novità. Il Nordest sempre dinamico, il Nordovest che migliora, grazie soprattutto al settore industriale, il Centro Italia meno veloce ma bilanciato fra i diversi settori - industria, agricoltura, costruzioni e servizi - e infine il Mezzogiorno a chiudere la classifica con una crescita dell1,3% nettamente inferiore sia alla media nazionale che alle regioni di testa.
È lindustria in senso stretto a trainare, con un +3,3%, la crescita economica del Nordest. Bene anche le costruzioni (+ 2,1%) mentre si registra un forte calo (-4,8%) nel settore agricolo, con una punta negativa del -7% in Emilia Romagna. Anche nelle regioni del Nordovest è lindustria a fare da locomotiva, con lagricoltura in sofferenza anche se con cifre più contenute (rispettivamente, +2,4% e -2,8%). Colpisce la crescita tuttaltro che brillante nel settore dei servizi, inferiore al 2% sia nel Nordest che nel Nordovest. La Lombardia è cresciuta del 2,3%. È la Liguria, in generale, a crescere di meno con un +0,8%, a causa del calo nellattività edilizia e alle modeste performance nellindustria (+0,7%) nei servizi (+0,9%) e nellagricoltura (+0,1%).
Unocchiata al Centro ci dice che la crescita dellarea è dell1,8%, ma meglio bilanciata nei settori agricolo, industriale e dei servizi. È notevole il fatto che il Lazio mostri landamento meno brillante riguardo la crescita del pil (+ 1,4% contro, ad esempio, il 2,6% delle Marche) ma allo stesso tempo abbia il reddito medio da lavoro dipendente più elevato dItalia, con 38.479 euro (la Lombardia è ferma a 36.866 euro).
La «maglia nera» della crescita resta sempre al Sud. Tuttavia non mancano, nellindagine dellIstat, alcuni segnali positivi.
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