«Norma» riporta l’opera al Teatro Govi

«Siamo arrivati a fare l'opera - dice Gilberto Lanzarotti, direttore del Teatro Gilberto Govi di Bolzaneto - dopo l'esperienza di “Rigoletto” dello scorso anno ecco a cartellone la “Norma” di Bellini. In programma per questa stagione c'erano anche “Gianni Schicchi” e “Il quadro delle meraviglie”, ma i fondi sono quelli che sono e non ce l'abbiamo fatta. Questo non vuol dire che il nostro teatro non sia cresciuto, anzi, ad oggi vantiamo 22.000 presenze. Con orgoglio possiamo anche affermare che un tempo era il Govi a cercare gli artisti, ora sono gli artisti che cercano noi». Una «Norma» che Genova non vede da anni, all'insegna dei giovani, e che vuole portare la musica classica anche fuori dal palco del Carlo Felice. A dirigerla il maestro Lorenzo Tazzieri, classe 1985, che ha iniziato lo studio del violino a sei anni ed ha compiuto i suoi studi musicali al Conservatorio Paganini di Genova, ad oggi direttore artistico e musicale dell'Orchestra Sinfonica Belvedere, che sarà impegnata nell'esecuzione al Govi. «Vogliamo portare la lirica un po' ovunque, dice Tazzieri, perché è giusto si sviluppi in sale diverse, è un peccato confinarla al Carlo Felice. Questa Norma ha tutti cantanti di spessore, un cast omogeneo dal punto di vista vocale. L’Orchestra Belvedere è presente dal 2003 ed è costituita da strumentisti genovesi che hanno appena terminato il loro percorso di studi e si aprono al mondo del lavoro, ma anche da professori del conservatorio genovese. Insomma un ensemble di pregio come lo è anche il Coro Lirico Calauce, diretto dal maestro Giampaolo Vessella». La regia è in mano a Mirco Michelon, nativo di Trento ma residente ed operante a Torino.

Anche lui giovane, soli trent'anni, ma con ampia esperienza nel campo operistico che riguardo al suo impegno in questa messa in scena si esprime così: «In primis in “Norma” echeggiano amore e morte, eros e thanatos pulsano in ogni interprete ed è su questo che io lavoro. Un cantante deve essere anche un attore ed io mi impegno per la costruzione di ogni personaggio valorizzando anche quelli che hanno ruolo minore». Unica recita sabato 31 marzo alle 21.

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