Il problema delleducazione motoria e dellattività sportiva nelle scuole è molto sentito a tutti i livelli, ne sono dimostrazione le polemiche dopo lultima riforma scolastica che ha dimezzato le ore scatenando le proteste degli insegnanti. La Confederazione delle associazioni provinciali dei diplomati Isef e dei laureati in scienze motorie, Capdi, ha temuto di sparire e si è fatta sentire. La dottoressa Livia Brienza, vicepresidente dellassociazione, ha fatto parte di un tavolo di lavoro tecnico che il 15 marzo 2004 ha redatto una proposta di legge in Parlamento, primo firmatario lonorevole Andrea Ronchi di An. Legge mai discussa. Focalizzava il suo programma proprio a tutela della professionalità degli insegnanti, dai corsi privati a quelli delle scuole elementari: «Non cè lobbligatorietà di un docente qualificato - precisa la dottoressa -. Fuori dalla scuola significa che un iscritto a un corso non può pretendere che venga certificata la professionalità di chi insegna e non gli è dovuta. Nella scuola significa che gli insegnanti non hanno qualifiche specifiche. Se un istituto scolastico vara un progetto con una federazione sportiva o una società che opera nel suo quartiere, non ha garanzie che linsegnante abbia i requisiti necessari per svolgere questo compito. Alcune federazioni molto serie organizzano corsi di trecento ore, altre in un solo week end danno la certificazione».
Ma questa legge non è mai stata discussa, nonostante abbia ricevuto subito lappoggio anche dellopposizione. Entrambi i due schieramenti politici hanno inserito nel loro programma la necessità di un docente qualificato fin dalle scuole primarie. I cittadini hanno da tempo recepito limportanza etica, sociale e sulla salute delleducazione sportiva, è sufficiente vedere a quanto ammonta la spesa per far praticare sport ai figli nel bilancio familiare.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.