Nostalgia del ’68? No, è l’Italia che non cambia

La scuola? È vecchia. La giustizia? È lenta. Gli statali? Non lavorano. Le riforme? Sono urgenti. I politici? Una casta. Sapete quali erano i guai che i giornali denunciavano 40 anni fa? Gli stessi di oggi. Che nessuno vuole mai risolvere

Nostalgia del ’68? No, è l’Italia che non cambia

Milano - I negozi si lamentavano: «I supermercati ci uccideranno»; l’inglesina Twiggy aveva scatenato una polemica sulle «modelle troppo magre»; Pippo Baudo era fisso in tv, Mike Bongiorno faceva la pubblicità, i bambini africani morivano di fame, le dive volevano tutte un altro figlio, l’America era in guerra con un paese lontano, i preti si sposavano, le ragazze morivano per interventi estetici, gli uomini cambiavano sesso, c’erano i bulli, Paul McCartney voleva sposarsi, il Milan, dicevano, era una squadra troppo vecchia e aveva comprato giocatori finiti: Hamrin, Cudicini, Malatrasi. Ecco tu pensi di vivere nel futuro e invece scopri di abitare nel passato, o meglio in un immobile presente che non cambia mai. Sapete su cosa si polemizzava in quegli anni formidabili che dovevano capovolgere il mondo? Delle stesse identiche cose di oggi. E con le stesse parole.

Certo non c’era il divorzio, il muro di Berlino, le mail. Ma i problemi del 1968 erano gli stessi del 2008, scatenavano le stesse polemiche e lasciavano le cose come stanno. In questi giorni ci siamo cascati: pensavamo fosse reducismo, nostalgia, passatismo. E invece no: c’è un’Italia che cambia, in sintonia con il mondo, e un’Italia che non si muove mai, sempre uguale. Basta un viaggio nei settimanali popolari dell’epoca per scoprirlo: le nuove generazioni credono sia nuovo ciò che è antico da un’eternità. Se il tempo non passa non si invecchia. Ma è anche che non si cresce mai.

 La scuola? Sempre la stessa
«La scuola non fornisce più una cultura che appaghi i ragazzi di un'epoca tecnologica come la nostra. L'insegnamento è ancora basato su Omero e Manzoni mentre i primi astronauti stanno per scendere sulla Luna». Aprile 1969

La casta? C’era già...
«I parlamentari si attribuiscono congrui aumenti, si organizzano la loro vita e la loro vecchiaia, non si accontentano di avere uno stipendio di 800mila lire, di pagare meno tasse, senza ricordarsi del disagio di milioni di pensionati e di altri cittadini».1° gennaio 1969 

Le riforme? Ancora lì
«Milioni di italiani che attendono la riforma della scuola e dei servizi, degli enti di assistenza e previdenza, del sistema tributario e del codice di procedura penale non hanno più pazienza. Sveglia signori onorevoli, si faccia qualche cosa perché i giovani hanno fretta e i vecchi non hanno molto tempo per aspettare». 20 giugno 1968

A che serve l’Onu? Già...
«L’Onu non riesce a far cessare le dolorose ostilità tra Israele e i Paesi arabi. A che serve allora se e quando entra in funzione nessuno l’ascolta?» 18 aprile 1968 

Giustizia? Tutta da rifare
«La crisi dell’ordinamento giudiziario ha raggiunto limiti insopportabili: a motivo delle leggi incredibilmente arretrate il lavoro dei magistrati si svolge tra gravissime difficoltà. C’è chi attende per anni un verdetto che gli riconosca un verdetto. Ci vogliono riforme radicali sempre promesse e mai attuate. Bisognerebbe ricominciare tutto da capo». 22 gennaio 1969

I cervelli? Fuggono...
«Uno dei fenomeni più gravi che ci affliggono è quello degli scienziati che dopo essere stati educati nelle nostre università varcano l’oceano per cercare negli Usa un ambiente più propizio alle loro ricerche e ai loro studi. La soluzione? Più fondi alle università, ristrutturare il sistema educativo e rivalutare gli incentivi». 25 giugno 1969

La filiera? Maledetta...
«Senza dubbio tra il produttore e il consumatore c'è una lunga serie di passaggi spesso inutili durante i quali il prezzo della frutta viene perlomeno triplicato: al contadino vengono pagate 70 lire al chilo le arance e 25 le mele che la massaia acquista nei negozi rispettivamente a 300 e 120 lire». Maggio 1968

I prezzi? Impazziti 
«Impariamo a difenderci dai prezzi che aumentano: pane, latte, caffè e frutta hanno ormai toccato vertici assurdi». Ottobre 1969

I rom? Schediamoli...
«Qualche mese fa ebbi l’impudenza di dire che era tempo di risolvere il penoso problema degli zingari. Dissi che sarebbe giusto isolarli e controllarli, strapparli alla mendicità per avviarli alla scuola e al lavoro che bisognerebbe essere severi con loro, inflessibili nel far rispettare la legge. Bene da ogni parte mi arrivano lettere di condanna. Fui accusato di malvagità, di odio razzista, di non avere amore per il prossimo». 23 maggio 1968

La politica? Costa, cari miei...
«La sollecitudine con cui i parlamentari hanno varato i provvedimenti a loro favore è in stridente contrasto con la lentezza caratteristica di altri provvedimenti di legge destinati a recare sollievo a milioni di cittadini. E questo non dovrebbe succedere». 29 gennaio 1969 

La polizia? Sottopagata...
«È assurdo che le forze dell'ordine rischino tutti i giorni la vita per poche lire di consolazione. Ottobre 1969 

Le prostitute? Via dalla strada...
«La prostitute vanno tolte dalla strada. Altrimenti è giusto che paghino le tasse». Gennaio 1968 

La benzina? Aumenta troppo...
«Ma si può ancora aumentare il prezzo della benzina? Troppe tasse gravano sui carburanti». Febbraio 1968

Le aule? Sempre vuote
«Più volte ho lamentato in queste colonne l’assenteismo dei deputati e dei senatori nelle aule perché purtroppo gli uni e gli altri, dopo essersi aggiudicati uno stipendio mensile non indifferente, interpretano la loro missione come una sinecura». Aprile 1968

L’università? È da riformare...
«La riforma totale e radicale del sistema pensionistico è urgente come quella dell’università e come quella tributaria e saremmo felici se fosse attuata prima che sopravvengono altre complicazioni politiche». 10 ottobre 1968

Statali? Lavorate...
«La pubblica amministrazione si è formata e sviluppata senza mai tenere conto del concetto di efficienza. È indispensabile una riforma radicale di un sistema che non è più consono ai tempi in cui viviamo». 19 settembre 1968

La sanità? È malata... «La sanità, specie al sud, fa acqua da tutte le parti. Bisogna affidare ai privati l'assistenza sanitaria». Settembre 1969 

I raccomandati? Dappertutto... 
«Troppi nel sollecitare una raccomandazione si dicono pronti a fare qualunque cosa perché in realtà non sanno fare niente. Alla tv arrivano in media 150 richieste di spintarelle ogni giorno. Perché è così raro che si raccomandi di mettere l’uomo giusto al posto giusto?». 19 novembre 1969

Le leggi? Troppo vecchie...
«Il Parlamento dovrebbe compiere lo sforzo di eliminare migliaia di leggi anacronistiche e contraddittorie, vecchie anche di un secolo per portare lo Stato a quel grado di efficienza necessario per raggiungere, secondo un’espressione di moda, il traguardo degli anni Ottanta». 9 maggio 1969

Le pensioni? A rischio
«Gli istituti di previdenza sono ormai vicini alla paralisi, le finanze di tutte le mutue sono sull’orlo del baratro, da tutte le parti si urla che la riforma degli enti di assistenza è indispensabile e urgente» 13 agosto 1969

I soldi? Non nel materasso...
«L’avvenire potrebbe essere guardato con fiducia se troppi capitali nostrani non prendessero la via dell’estero e se troppi risparmiatori non preferissero custodire i quattrini sotto il materasso piuttosto che tentare investimenti utili al Paese». 12 dicembre 1968

Lo Stato? Nemico del cittadino...
«Lo Stato ha una strana morale: se il cittadino non paga a tempo quanto deve gli impone multe e interessi di mora ma poi fa i suoi comodi per anni quando è lui a dover sborsare quattrini».12 settembre 1968

La burocrazia? Infernale
«La burocrazia del nostro Stato che non viene riformata è di una complicazione senza pari: il cittadino non solo fa fatica a risolvere il problema ma anche a rintracciare le sue pratiche...». 18 giugno 1969 

L’arbitro? Cornuto...  «Per ridurre i danni del calcio sbagliato e supplire alle sviste dell’arbitro bisogna aumentare i poteri del guardalinee». Gennaio 1968

Le polveri? Sottili...
«Uno dei problemi più inquietanti del nostro tempo è quello dell’inquinamento atmosferico: in Italia finora si è fatto poco o nulla per difendere la salute pubblica dai gas tossici dispersi nell’aria e dalle sostanze chimiche velenose immesse nei fiumi e nei laghi. Le pene poi non spaventano nessuno». 5 marzo 1969

La bioetica? Con un comitato...
«Da qualche anno l’affinarsi delle tecniche di rianimazione rende sempre più arduo stabilire il momento esatto del decesso. Quand’è che un uomo è morto? È necessario che un congresso di medici e biologi fissi un canone ben preciso per stabilire qual è il momento della morte e che poi ci si attenga a questo canone con giudizio e prudenza». 15 febbraio 1968

Gli enti? Inutili...  «Ci sono innumerevoli enti inutili che costano miliardi ai contribuenti e servono a soddisfare le clientele dei vari partiti. Nonostante una legge vecchia di 12 anni tranne una recente proposta dei liberali nessuno mostra di voler fare pulizia in questa giungla di favoritismi e privilegi».17 ottobre 1968

La giustizia? Lumaca...
«C'è troppo lavoro arretrato: la giustizia ormai è veloce solo quando non deve fare giustizia». Maggio 1969

Il Ponte sullo Stretto? Ci siamo...
«Tra Calabria e Sicilia nascerà il ponte più lungo del mondo: finalmente decisa la costruzione del colossale viadotto sospeso sullo stretto di Messina. Sarà lungo 3.048 metri e alto 60. I lavori cominceranno nel 1971 in base al progetto vincitore di un concorso internazionale». Aprile 1969 

...

allora non c’è più speranza 
«Non si dimentichi che nel 1959 un governo è caduto (era un governo Fanfani) non solo per il prezzo della benzina ma anche per il racket dei mercati ortofrutticoli. Da allora la situazione non è molto cambiata, né migliorata... ». 12 novembre 1969 

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