Nostra Signora dello Splendore

Su Apparizioni mariane antiche e moderne di Joachim Bouflet (San Paolo) si legge che nel 1557 un taglialegna di Giulianova nelle Marche, tal Bertolino, era andato in campagna a fare appunto legna. Dopo qualche ora di lavoro si sedette a riposare sotto a un ulivo. A un tratto dalle fronde dell’albero scaturì una luce abbagliante. Dentro alla luce stava una bellissima dama che si rivolse all’uomo chiedendogli di andare a dire al clero di venire lì in processione ed erigervi un santuario in onore della Madonna. Bertolino si precipitò a eseguire, ma fu preso per pazzo e millantatore. Tornò l’indomani all’ulivo e l’apparizione si ripresentò con la stessa richiesta. Bertolino andò dal governatore, ma non ebbe miglior trattamento del giorno avanti. Terzo giorno: ancora un’apparizione sotto l’ulivo e medesima esortazione. Il taglialegna questa volta fece irruzione nel palazzo di città ma si beccò una raffica di insulti; addirittura, uno degli uomini del governatore alzò la mano su di lui. Solo perché rimase immediatamente paralizzato il governatore comprese che quel Bertolino stava dicendo la verità. In fretta fu organizzata la processione e tutta la città si recò al famoso ulivo. Qui, sotto gli occhi di tutti, in un lampo abbacinante apparve, in piedi, la Vergine. E dalle radici dell’albero scaturì un fiotto d’acqua che divenne subito sorgente a getto continuo. Con quell’acqua bagnarono il paralitico, che si era dovuto portar lì in barella. E quello recuperò l’uso delle membra.

Naturalmente, tutti si tassarono per la costruzione del santuario (con piscina).

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