Gli Elefanti sono la faccia felice dellAfrica calcistica. Gli Elefanti è il soprannone dei giocatori della Costa dAvorio, allenati dal francese Henri Michel, che hanno ottenuto la prima storica qualificazione al mondiale al settimo tentativo. A ognuno di loro il presidente Gbagbo ha regalato una casa dal valore di 45mila euro e la carica di Cavalieri. Tra i protagonisti principali, Marco Andrè Zoro, difensore del Messina e da sette stagioni in Italia (prima alla Salernitana) presenta la squadra che mercoledì affronterà gli azzurri a Ginevra.
Zoro, avete eliminato il Camerun, considerato una sorta di Brasile africano.
«La Costa dAvorio ha un gruppo solido che si conosce da tempo e che fa dellumiltà la sua arma migliore. Battere il Camerun è un motivo dorgoglio».
Vuol mandare un messaggio a Wome, il camerunense che ha sbagliato il rigore-qualificazione e al quale i tifosi hanno devastato la casa e il negozio della moglie?
«Il calcio deve essere pace, non guerra. Dovrei rivederlo fra un paio di settimane per Messina-Inter. Per sdrammatizzare, lo ringrazierò dellerrore...».
Ci parli di questo fenomeno Costa dAvorio.
«Tutti parlano di Drogba (nove gol nelle qualificazioni, ndr.), ma la nostra nazione ha 40 giocatori che disputano campionati importanti: cito Dindane dellAnderlecht, Tourè dellArsenal e ancora Kone del Roda Kerkrade, che sabato ha segnato due reti alla Romania. Ma la sorpresa sarà Kalou, calciatore completo che milita nel Paris-Saint Germain. La nostra nazionale è di buon livello tecnico, ma deve migliorare dal punto di vista tattico. Il sogno è superare il primo turno al mondiale, ma è il Ghana lafricana più forte».
La vostra qualificazione ha avvicinato più ragazzi al calcio?
«Sicuramente, pensi che in Costa dAvorio ci sono oltre 2000 scuole calcio. Ogni quartiere cerca di organizzare qualcosa per educare al calcio. Quando torno in patria, porto tantissime paia di scarpe che i miei compagni di squadra non usano più, alcune più nuove e molti palloni. I bambini seguono il grande calcio sui canali satellitari. Se vedi Zoro e altri campioni hai voglia di giocare».
Ora il test dellItalia, Lippi ci teneva molto a unamichevole contro di voi.
«Per noi sarà loccasione per metterci in mostra, per Lippi e gli azzurri un modo di conoscerci meglio.
Lei avrà di fronte Toni.
«Ho già avvertito i miei compagni, sarà un osso duro. Ma dei giocatori italiani ammiro molto Del Piero e Maldini, due modelli di professionalità».
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