«Il nostro segreto? Ridere insieme»

MilanoLei è elegante, in completo verde acqua e, per la prima volta, si lascia fotografare sulla sedia a rotelle. Lui, sportivo, sembra distratto, poi gli scappano uno sguardo affettuoso e un guizzo di macabra perfidia. «Sono triste, lascio il mondo dello spettacolo», annuncia Sandra Mondaini, «a meno che non mi offrano un ruolo da nonna in carrozzina. Non ne farò più, di conferenze stampa, sono riservate alle prime attrici». «Sì, e soprattutto a quelle vive», aggiunge il sornione Raimondo Vianello. Sembra davvero di essere sul set di una loro sit-com, qua nel grattacielo Mediaset, a Cologno Monzese, dove viene presentato Crociera Vianello, sabato in prima serata su Canale 5. Per il presidente Fedele Confalonieri, arrivato apposta, i due attori rappresentano «la coppia più importante della storia della tv. Gli siamo grati, sono stati tra i primi ad assicurare il successo della televisione commerciale». E Sandra di questo «addio alle scene» un po' ne approfitta: «Piersilvio - scherza con il vicepresidente, mentre ne viene abbracciata - sento tutta la tua famiglia e tu non mi chiami mai. Dovresti prendere esempio da tuo papà».
Sandra e Raimondo, insieme da cinquant'anni. L'uno senza altro avreste fatto questa carriera?
Vianello: «Non ho mai avuto la vocazione dello spettacolo, mi piaceva "dare fastidio", organizzare scherzi, gliene facevo anche a Vittorio Gassman, al liceo. Forse avrei continuato comunque, senza Sandra avrei sofferto però una grande solitudine».
Mondaini: «A volte mi sembra di essere nata con Raimondo. Ci siamo conosciuti nella compagnia di Gino Bramieri, Raimondo mi ha invitato a cena e, davanti a una cotoletta alla milanese, mi ha detto: "Lo sai che sono innamorato di te?". Siamo stati fortunati a essere i primi a fare gli sposi nella vita e sul set».
Scusate, ma vent'anni di Casa Vianello sono stati terapeutici per la vostra coppia?
Vianello: «Ci hanno aiutato ad avere più confidenza e capacità di ridere insieme».
Mondaini: «Raimondo è bello dentro...».
Vianello: «Sandra è brutta fuori, ma dentro...».
Mondaini: «Non tenere niente dentro è il segreto di un buon matrimonio».
Con le vostre sit-com pensate di aver dato qualche suggerimento alle coppie italiane?
Mondaini: «Temo di no, i ragazzi divorziano imperterriti, si sposano perché hanno gli stessi gusti e allora pensano di capirsi. In realtà si deve andare d'accordo sui valori più importanti, sui bambini o la famiglia, tanto i gusti cambiano».
Com'è stato girare questa Crociera?
Vianello: «Ah, della trama non ci ho capito niente».
Mondaini: «Avrei preferito prendere i bagni. La mia malattia, la vasculite, provoca dolori terribili ed è incurabile. Per fortuna so resistere».
Vi scontrerete con l'ultima puntata di «Serata d'onore»...
Mondaini: «Voglio bene a Pippo Baudo come a un fratello, onestamente spero che non vinciamo, giusto, Raimondo?».
Vianello: «Ma che dici? Ah, sì, vinciamo, vinciamo».
Signora Mondaini, com'è nata la celebre gag «Che barba, che noia» sotto le lenzuola?
«Per caso. Non mi facevano uscire dal letto, mi mancava l'aria, ho cominciato a sbattere i piedi, dalla regia hanno visto la scena e...».
Oggi siete più forti che in gioventù?
Vianello: «Più forti per quanto riguarda l'amore e tutto quello che si affronta nella vita, malattia compresa».
Vedere la tv vi piace?
Mondaini: «Ce l'ho solo con i Tg che esagerano a mostrare scene di bullismo, i bambini le imitano.

Adoro la De Filippi, mi è piaciuta Luxuria all'Isola dei Famosi, trovo insulse invece le scene di sesso dei film di oggi».
Fa effetto essere un mito?
Mondaini: «Tanto non usciamo e non vediamo mai nessuno, per colpa sua!».
Vianello: «Ma ti lamenti? Ti porto in clinica, alle visite in ospedale, pure ai funerali...».

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