Notaio ottantenne muore nell’incendio del suo superattico

Il terribile rogo è divampato in corso Magenta intorno alle cinque del mattino

Notaio ottantenne  muore nell’incendio del suo superattico

Ha tentato il possibile per portare in salvo la moglie dalle fiamme. Alla fine non ce l’ha fatta lui. Giacomo Sciello, famoso notaio genovese, è morto nelle prime ore di ieri mattina a Genova a causa di un incendio scoppiato nel suo appartamento, un attico di 300 metri, in corso Magenta. I soccorritori, fattisi strada tra muri di fiamme che hanno avviluppato gran parte del piano del palazzo, l’hanno trovato sena vita, senza apparenti segni di bruciature. La morte, ma dovrà stabilirlo con certezza il medico legale, dovrebbe essere sopravvenuta per soffocamento. L’anziano si sarebbe svegliato quando il fuoco si è propagato in casa (forse a causa di un cortocircuito in uno dei salotti) e avrebbe cercato di portare in salvo la moglie, Angelica Pagani, di 76 anni, di origini milanesi. L'intervento dei pompieri è stato reso arduo dalle notevoli dimensioni dell'edificio, chiamato la Superba. Alla fine la moglie è stata portata in salvo da un figlio della coppia che abita anch’egli nel palazzo. Per il notaio non vi è stato nulla da fare. Decine di famiglie sono state sgomberate per diverse ore. Molti i testimoni della tragedia. Una vicina di casa degli Sciello ha raccontato: «Ho sentito dei colpi e poi il rumore di vetri che si spaccavano, forse è saltato un vetro blindato che dà su un terrazzo. Si è sentito un colpo fortissimo». La vicina di casa, che abita nell'appartamento sottostante, deve ora affrontare anche un altro problema perchè dall’abitazione distrutta dal fuoco ora cade acqua dal soffitto. I vigili del fuoco hanno infatti dovuto usare diversi ettolitri di acqua per spegnere le fiamme.
Il palazzo della Superba risale al 1910 ed è una delle prime strutture costruite in cemento armato. Ha una conformazione non lineare, con due scale e sei corridoi che portano a 130 appartamenti.

I vigili del fuoco hanno incontrato difficoltà a intervenire sull'incendio, scoppiato al decimo piano, perché, hanno evidenziato, l'impianto antincendio del condominio non è adeguato e mancano le bocchette per l'acqua a ciascun piano.

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