Il Bernabeu in piazza del Duomo. Gremita allinverosimile fin sul sagrato protetto inutilmente da un cordone di poliziotti e militari come aveva chiesto la Diocesi in segno di rispetto. Una notte che la città nerazzurra aspettava da 45 anni e che è cominciata nelle prime ore di pomeriggio in una calca infernale, tra cordoni poliziotti, fiumi di birra, cori, malori e un centinaio di feriti lievi soccorsi dai volontari della croce rossa in un tendone da campo. E finita con un urlo liberatorio alle 22.45. E finita con la coppa sollevata a Madrid e con una colonna di fumo che si è alzata da piazza del Duomo e ha avvolto il centro intasato fino a notte fonda dai caroselli. Petardi, fumogeni, trombette, il popolo neroazzurro è esploso in un delirio andato avanti fino allalba con uninterrotta scorribanda verso lo stadio di San Siro aperto apposta per accogliere i campioni. Una festa infinita che ha lasciato un tappeto di rifiuti e in centro e danni vari, tra cui scritte sui muri e vetrine rotte. Unola bipartisan che ha messo tutti daccordo, politici compresi e qualcuno (scherzando) ha subito proposto di candidare sindaco il principe Milito. Applausi anche dal sindaco Letizia Moratti che la finale lha vista e sofferta in casa col marito Gianmarco: «Sono felice per Milano e per i suoi tifosi interisti.
Meritavano questa vittoria che aspettavano da tantissimi anni. Durante il mio mandato lInter ha vinto tutto». La festa purtroppo è stata in parte rovinata da alcuni episodi di violenza, come laggressione a un ambulante cingalese.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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