La festa per il Milan campione dEuropa è durata fino allalba, coi tifosi rossoneri ancora a fare baccano in piazza Duomo. Intorno uno spettacolo irriconoscibile: una distesa di vetri rotti, transenne divelte e ogni genere dimmondizia. Ciò che rimane di un mercoledì di tifo calcistico, giustificabile se non fosse per i troppi atti di vandalismo perpetrati da teppisti che hanno agito a lungo indisturbati, incuranti delle telecamere. I cui nastri, assicura il vicesindaco De Corato, «saranno ora analizzati attentamente dai vigili per individuare i responsabili».
Le immagini sono da ieri sotto gli occhi di tutti nel web (sul blog Milano 2.0), a documentare la vasta gamma di scempi. Si va da bicilette presi a calci ai falò accesi sul sagrato della cattedrale, ma a farne le spese sono state soprattutto le mucche da esposizione della Cow Parade, 20 in tutto sulle 104 totali della «mandria». Cinque sono finite a bagno nella fontana di San Babila, unaltra usata come base per il lancio dei fumogeni e ridotta a una carcassa bruciata, alcune mancano addirittura allappello. Ormai il conto necessario per il restauro, in vista dellasta di beneficenza di fine giugno, sfiora i dieci milioni di euro.
Le squadre di pulizia dellAmsa sono entrate in azione sin dalle tre, impresa resa più difficle dal fatto che i caroselli non hanno interessato solo il centro, ma si sono estesi fino alle periferie. Il bilancio, il giorno seguente, è di 20 tonnellate di rifiuti raccolti. E con esso la conta dei danni: 12mila euro tra decine di cestoni rovesciati e dati alle fiamme attorno alla Galleria e in altri punti centrali, comprese le metropolitane, più tre campane della carta incendiate altrove. In frantumi molte fioriere esposte allesterno di bar e negozi in tutta la città. Risultato che non ha niente da invidiare a quello di una guerriglia urbana e di gran lunga più grave rispetto a quanto avvenuto nel luglio scorso, dopo la vittoria del Mondiale. «È evidente che la parte pulita del tifo milanista, che rappresenta la stragrande maggioranza di chi è sceso in strada a festeggiare, non centra nulla», precisa lassessore al Decoro e Arredo Urbano Maurizio Cadeo. «Milano soffre purtroppo di un problema strutturale - aggiunge Cadeo -: è proibitivo controllare migliaia di persone durante avvenimenti simili. Lunica riposta possibile è di proseguire, assieme alle forze dellordine, nello sforzo di far tornare la gente a vivere la città come luogo di aggregazione spontaneo e civile». Letizia Moratti ribadisce «il massimo impegno per la pulizia e il decoro della città, specie in occasione di eventi così importanti». E sui trionfi della Milano del pallone il sindaco esprime «felicità per entrambe le squadre cittadine.
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