Ultimo appello, dentro o fuori. Questa sera alle 20,45 (diretta Sky e Mediaset Premium) allo stadio Piola, Novara e Padova si affrontano nel ritorno della finale (andata 0-0) che mette in palio un posto in serie A dopo le già promosse Atalanta e Siena. Una partita dove nessuno può e deve sbagliare, pena un altro campionato tra i cadetti invece di un ritorno alla grande nel calcio che conta. Una A che ai piemontesi manca da 55 anni, mentre lultima apparizione dei veneti risale al 1993-94 e se al Novara basta un pareggio per sognare, il Padova è invece costretto a vincere. «Siamo abituati alle imprese», afferma il tecnico patavino Alessandro Dal Canto che, da quando si è seduto sulla panchina della prima squadra, è ancora imbattuto: 8 vittorie e 6 pareggi. Il Novara recupera capitan Ludi, Morganella e soprattutto Bertani, il gemello del gol di Gonzalez, mentre il Padova si affida allestro del solito El Shaarawy (piuttosto stanco però per le troppe partite ravvicinate tra under e campionato) e alla fame di gol di Ardemagni e De Paula.
Ma per più di un giocatore in campo sarà anche lultima volta tra i cadetti. A cominciare dal 18enne piccolo Faraone che è destinato a tornare al Genoa, casa madre, senza conoscere però la vera destinazione: lo rivorrebbe il Padova in A; sè fatto avanti Adriano Galliani per sondare una possibile alternativa ad Hamsik o Menez; Chelsea e Manchester City avevano mandato osservatori allEuganeo. Dipenderà tutto dal prezzo, Preziosi parte da una base dasta di almeno 20 milioni, chi vuole il goiellino è invitato a farsi avanti. Così come avanti sè fatto il Palermo di Zamparini che ha già messo le mani sul 27enne argentino del Novara, Pablo Gonzalez, soffiandolo a Inter e Milan che da oltre un anno lo stavano seguendo senza però aver mai concretizzare lofferta. Zamparini mette sul piatto 5 milioni, il Novara ne vuole 10, laffare si farà comunque.
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