Controcultura

Il Novecento da riassaporare "in pillole"

Terreno minato, quello del documentario tra storia e attualità. Primo rischio, una certa interpretazione dei dati e degli eventi lascia spazio a troppe ambiguità. Siamo alla ricerca della corretta informazione o della presunta verità?

Il Novecento da riassaporare "in pillole"

Terreno minato, quello del documentario tra storia e attualità. Primo rischio, una certa interpretazione dei dati e degli eventi lascia spazio a troppe ambiguità. Siamo alla ricerca della corretta informazione o della presunta verità? Seconda trappola: il documentarista ha una sua idea e come tale deve trasmettercela, confondendosi così con il giornalista di inchiesta che però fa un altro mestiere. Senza considerare questioni meramente stilistiche: spesso si tratta di prodotti sciatti, mal eseguiti, o al contrario eccessivamente patinati. I primi risultano noiosi, i secondi poco credibili.

Eppure la domanda e l'attenzione verso questo genere di meta-spettacolo cresce, sia nel cinema che in tv. Approfittando di un tempo in cui siamo tutti più disponibili e curiosi verso l'intrattenimento intelligente, Netflix ha lanciato la versione italiana di History 101, originale serie britannica con il titolo accattivante di Storia contemporanea in pillole. Racconti brevi, intorno ai 20 minuti, tra post produzione di materiali d'archivio e accattivanti grafiche, che affrontano alcuni temi molto urgenti del nostro tempo. Ogni argomento viene trattato da almeno due punti di vista diversi, che talora si elidono a vicenda per dimostrare che non esiste mai una sola verità e che «farsi un'opinione» senza tener conto delle sfumature e delle angolazioni può risultare comunque pericoloso.

Ecco alcuni esempi. Il fast food ha dato lavoro a milioni di persone nel mondo, uniformando il gusto dell'alimentazione globalizzata - Andy Warhol sosteneva che McDonald fosse il miglior ristorante di Firenze - e diffondendo l'obesità nelle giovani generazioni, soprattutto in America, obbligando poi le principali catene alimentari a utilizzare materie più healty. La corsa allo spazio, cominciata negli anni della Guerra fredda, è stata decisiva nello sviluppo tecnologico e oggi, dopo le aspre divisioni tra Usa e Urss, vede impegnate diverse nazioni pacificate. Eppure c'è chi ha sempre sostenuto che tanti soldi avrebbero potuto essere spesi per i servizi essenziali sulla Terra. L'esplosione incontenibile della Cina ha liberato, almeno parzialmente, un popolo dal giogo del comunismo permettendo a molti di diventare ricchi, ma nel contempo ha drogato il mercato, sfruttato i lavoratori, prodotto tonnellate di merci contraffatte, contribuito tragicamente all'inquinamento del pianeta. La plastica, che negli anni '60 rappresentava il materiale nuovo per eccellenza, pratico, pulito, infrangibile, accattivante, impiegata nella tecnologia - per esempio nella medicina - ha consentito di curare e guarire tante persone, eppure al contempo viene considerata il peggior nemico dell'ecosistema, non si riesce a smaltire, provoca danni irreversibili negli oceani e in genere nell'ambiente.

Questo primo assaggio, otto episodi, di Storia contemporanea in pillole, oltre a risultare assolutamente gradevole, andrebbe utilizzato come strumento didattico.

Ora che si fa lezione in remoto, da impartire agli studenti delle medie e dei licei.

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