Fu Pasolini a «convertirla» alla musica popolare, nellaccezione più pura del termine, ed è stato De Gregori a rivelarla a un pubblico più vasto, condividendo con lei lalbum Il fischio del vapore. Ora Giovanna Marini offre un compiuto autoritratto in un album che ne riassume i connotati di cantante, autrice, etnomusicologa restia a lusinghe mercantilistiche, attenta al rigore della conoscenza e allimpegno della ricerca. Sicché lo studio della nostra tradizione orale si salda ad una vena compositiva che da essa deriva, e insieme esplora la realtà doggi in pagine straordinarie: come Lamento per la morte di Pasolini, I treni per Reggio Calabria, La manifestazione in cui morì Zibecchi, Terremoto urbano, Lutopia, Correvano coi carri.
Evocando momenti della nostra storia da grandissima interprete, con alto impegno civile e passione inesausta, raccontando «unItalia che ha perso la sua anima antropologica, cambia ma non si sa come, per chi e perché», come rileva Enrico De Angelis nella sua prefazione al disco. Che non lesina vera emozione, nella scrittura strumentale, nella duttilissima vocalità e nei bellissimi intarsi corali.Giovanna Marini Antologia (Alabianca)
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