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Novellino non fa sconti: Zauli salta anche Parma

Federico Casabella

Se fossimo in Inghilterra, Novellino sarebbe un allenatore come tanti quando dice che la coppa nazionale è un obiettivo a cui ambisce. In Italia, invece, questo trofeo è sempre più snobbato. Il tecnico avellinese, invece, a questa competizione ci crede, sa che può essere la stagione per mettere in bacheca il primo trofeo della sua carriera e ringrazia i tifosi per il calore: «Sono venuti a Cagliari per starci vicino, sono stati incredibili». La «Samp 2» vista giovedì, può giocarsi questa competizione se sarà fedele interprete del carattere del suo allenatore, che va avanti per la sua strada e sa quello che vuole: tanto che Zauli rimarrà a casa anche nella prossima trasferta di Parma. Il centrale non sembra avere più stimoli e il tecnico sembra aver perso ogni speranza di farglieli ritrovare. L'impressione infatti è che la rosa blucerchiata, per questa stagione, abbia la giusta dose di uomini per poter competere sui tre fronti, anche senza l’ex palermitano.
Così Kutuzov, Borriello e Pavan, possono sopperire alle mancanze di altri uomini senza farle rimpiangere. Novellino, negli ottavi, ha potuto far riposare diversi elementi in vista della delicata sfida di domani a Parma. Dopo il «Sant'Elia», infatti, i blucerchiati approdano su un altro campo stregato: il «Tardini». Qui, in serie A, la Sampdoria non è mai riuscita a tornare a casa a punteggio pieno. Nelle 11 gare giocate in terra emiliana, si contano 4 pareggi e ben 7 sconfitte. L'unica volta che i blucerchiati riuscirono a fare risultato al Tardini, fu per i quarti di finale della coppa Italia '93-94: finì 1-0. Un altro campo da esorcizzare, per Novellino e la sua banda, che troveranno un Parma agguerrito che lotta nei bassifondi della classifica ed è reduce dalla brutta sconfitta subita a Reggio Calabria.
A rendere la vigilia di questa gara ancora più tesa, ci ha pensato l'ex sampdoriano Jorge Bolano. Forse non tutti ricordano il centrocampista colombiano, arrivato a Genova l'anno della promozione. Un grave infortunio patito nella preparazione estiva compromise la sua stagione e non scese mai in campo.

E Bolano, pur assolvendo il tecnico della Samp, ha sparato a zero sull'ambiente blucerchiato: «Mi dissero che ero finito, che non avrei mai più potuto giocare a calcio e non c'era nessuno che mi aiutasse ad andare avanti. Certe cose non si dimenticano». Intanto, ieri sera la Sampdoria è tornata al Gaslini per i consueti auguri di Natale ai bambini ricoverati nell'ospedale genovese.

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