Novi davanti al giudice: «Sono serenissimo»
9 Febbraio 2008 - 03:02Lex presidente per quattro ore e mezzo a Palazzo di giustizia respinge le accuse di concussione, truffa e turbativa dasta. Entro cinque giorni potrebbe essere revocato larresto
Niente concussione, niente turbativa dasta, niente truffa, niente di niente: è questa la linea di difesa sostenuta da Giovanni Novi, lex presidente dellAutorità portuale agli arresti domiciliari da lunedì per ordine del gip della Procura di Genova, Franca Borzone, nellambito dellinchiesta coordinata dai pm Enrico Zucca e Walter Cotugno sullassegnazione del terminal Multipurpose. E proprio di fronte a Borzone e Cotugno, ieri mattina a Palazzo di giustizia Novi ha sostenuto con forza le proprie tesi contestando punto per punto i tre capi dimputazione nel corso dellinterrogatorio di garanzia durato oltre quattro ore e mezza. «Sono serenissimo, ho spiegato tutto senza problemi - ha dichiarato il broker alluscita da Palazzo -. Adesso lasciatemi andare in clinica da mia moglie, è la cosa più importante». Il giudice delle indagini preliminari dovrà decidere - a termine di legge, entro di cinque giorni -, se revocare la misura cautelare. Una decisione che gli avvocati della difesa, Cesare Manzitti e Cesare Corti Galeazzi, attendono per lunedì o martedì prossimo. La sensazione ricavata dallinterrogatorio, particolarmente approfondito, e avallata dai difensori è che Novi abbia chiarito le motivazioni del suo operato: «Non esiste nessuno dei reati contestati» commenta in particolare Manzitti. E spiega: «Le accuse sono totalmente infondate. Non cè stata alcuna turbativa dasta perché per lassegnazione delle aree nel Terminal è stata seguita la procedura, concordata da tutti, ai sensi dellarticolo 18 comma 4, sostenuta ampiamente da tutti i presenti, cioè i partecipanti allasta, e valutata positivamente sul piano giuridico». Inoltre i soldi alla Culmv, il milione e 800mila euro attribuiti alla Compagnia dei portuali di Paride Batini, «sono passati al comitato portuale con una delibera presa allunanimità: ipotizzare che Novi abbia potuto truffare il comitato portuale è semplicemente ridicolo». Né esiste, infine, lipotesi di concussione.
Riferendosi a Giovanni Novaresi, avvocato dello Stato, e alle sue presunte consulenze illegittime fornite allAutorità portuale in merito alla gara per lassegnazione del Multipurpose e al pagamento alla Culmv, ancora Manzitti spiega quanto è emerso dallinterrogatorio: «Novaresi, anchegli indagato per truffa e corruzione per atti contrari allufficio in concorso con lex presidente, ha dato un parere, ma non da solo, bensì insieme a Domenico Salvemini, capo distrettuale dellAvvocatura dello Stato». Anche Marta Vincenzi esterna: «Ben venga Mani pulite due» dichiara il sindaco a chi le chiede di commentare la possibilità che le indagini si possano estendere ad altri filoni della pubblica amministrazione. Intanto «nessuna comunicazione riguardo a un invito a comparire davanti ai magistrati come persona informata dei fatti» risulta arrivata al presidente della Regione, dopo le notizie riportate dai quotidiani La Stampa e Corriere Mercantile. «Sulla vicenda - precisa Burlando - ho già detto quello che so e che penso, anche rispondendo alle critiche ingiustificate nei miei confronti.
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