Cronaca locale

«Nozze di Figaro» a Stresa con la bacchetta di Noseda

Il direttore milanese completa la trilogia delle opere di Mozart e Da Ponte proposta al pubblico a partire dal 2002

Andrea Indini

Dopo aver presentato, nel 2003, il Don Giovanni e, nel 2002, Così fan tutte, quest’anno Gianandrea Noseda dirige Le nozze di Figaro completando così la trilogia di opere nate dalla collaborazione tra Mozart e Da Ponte. L’appuntamento è per domani sera, a partire dalle 20.30, presso il Palazzo dei Congressi di Stresa in occasione delle Settimane musicali.
L’esecuzione in forma semiscenica dell’opera vanta un cast vocale di tutto rispetto. Oltre ad Alessandra Marianelli, Laura Polverelli e Peter Mattei, che venerdì scorso hanno eseguito il Te Deum di Arvo Pärt e la Sinfonia n°9 di Beethoven, ci saranno Marcella Orsatti Talamanca, Nicola Ulivieri, Francesca Pedaci, Antonio Abate, Bruno Lazzaretti, Laura Catrani e Gianluca Ricci.
L’opera in quattro atti di Mozart, tratta dal Matrimonio di Figaro di Beaumarchais e andata in scena per la prima volta a Vienna nel 1786, è considerata uno tra i capolavori del compositore austriaco per la straordinaria ricchezza musicale che, smorzando ogni intento polemico, sa cogliere con eccezionale flessibilità ogni sfumatura del testo. Un intreccio drammaturgico complesso ma spumeggiante all’inverosimile, dove i colpi di scena si susseguono vorticosamente togliendo il respiro fino alla richiesta di perdono del conte, momento sublime in cui tutto si ferma.
«Una commedia umanissima - commenta Noseda - in cui i personaggi potremmo essere noi stessi. Ecco la magia di questa musica che con la sua levità ci parla oggi con la stessa freschezza di quando è stata scritta».
Il tema conduttore dell’edizione delle Settimane musicali di Stresa di quest’anno, «Colori nordici», permette di completare il viaggio immaginario iniziato nel 2001 e che ha portato a percorrere le strade, a scoprire i colori, ad ascoltare i suoni d’Europa partendo dal Danubio, andando oltre gli angusti confini territoriali, seguendo le tracce latine e osservando gli influssi del Vecchio continente sul Nuovo.
«Il festival - continua Noseda - sta cominciando a trasformarsi in un grande momento di condivisione grazie al potere unificante della musica e al contributo degli artisti invitati, del pubblico partecipante e dell’organizzazione che riesce a rendere possibili i progetti, i sogni e le iniziative che ci proponiamo di realizzare».


Le Settimane musicali di Stresa nascono nel 1961 su iniziativa di Italo Trentinaglia De Daverio, nobile avvocato veneziano spinto a occuparsene non da interessi personali ma perché sempre vissuto a contatto con la musica, e il 27 agosto 1962 vengono inaugurate con un concerto dell’orchestra del Teatro alla Scala diretta da Nino Sanzogno.

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