«La nube avanzava, ci siamo barricati in casa»

Come si dice in questi casi «Molto rumore per nulla». Ma questo solo alla fine, quando si è scoperto che l’incendio all’archivio della «Comunica & Comunica» non aveva intaccato il vicino magazzino di vernici e il deposito di carburanti a due passi era ormai chiuso da tempo. Così l’unica vera vittima delle fiamme è stato il traffico, non tanto perché i ghisa hanno chiuso Alzaia Naviglio Grande, solitamente poco trafficata, ma perché lungo via Lodovico il Moro gli automobilisti rallentavano per guardare, bloccando la circolazione fino oltre la circonvallazione interna.
L’incendio comunque ha ancora una volta dimostrato come a Milano i servizi di soccorso funzionino al meglio. Infatti quando poco dopo le 18 alle centrali operative è rimbalzata la notizia che le fiamme stavano divorando un capannone in Alzaia Naviglio Grande 114, dalle mappature della protezione civile è emerso come in zona si trovasse appunto l’Artiglio, specializzata in prodotti per l’edilizia, tra cui vernici e solventi, la Pisotti, ditta di cancelleria con ampio magazzino di materiale cartaceo, e appunto il deposito di carburanti. Sul posto arrivano in pochi minuti 12 mezzi dei vigili del fuoco, tra cui il carro «Nbc» (nucleare, batteriologico e chimico) con 40 uomini, ambulanze, forze dell’ordine e, data la situazione incerta, anche il vice sindaco Riccardo De Corato. L’Alzaia veniva chiusa tra via Valenza e piazzale delle Milizie.
E mentre una densa colonna di fumo si alzava dal magazzino, visibile in tutta la città, in zona si propagava il panico. «Per la paura ci siamo chiusi in negozio. La nube nera ha coperto tutto il cielo, sembrava notte» racconta Angela Barzetti proprietaria di una vicina sartoria. «Vicino alla ditta ci sono depositi di carburanti - racconta il signor Pellegrini residente in un palazzo poco distante - nella fabbrica ci sono anche solventi e vernici. Il timore era veramente molto forte».
Ma come detto, nulla di tutto questo. Le fiamme stavano infatti mangiandosi solo archivi e uffici della Comunica & Comunica, società di comunicazione con 90 dipendenti e sede in viale Gorizia. Senza toccare l’Artiglio, dove c’è stato un comprensibile fuggi fuggi tra il personale. I pompieri hanno in breve circoscritto le fiamme e parzialmente svuotato il magazzino della ditta perché il fuoco stava riscaldando pericolosamente la parete confinante e stava avanzando lungo il tetto con pericolose «colate» di materiale incandescente.
Ma alle 19 era tutto sotto controllo. Anche il traffico, bloccato lungo via Lodovico il Moro e via via a salire fino a Ripa di Porta Ticinese, XXIV Maggio e tutte le strade che confluiscono sulla piazza.

Ma solo per colpa dei curiosi che rallentavano o cercavano di parcheggiare, per godersi lo spettacolo, creando problemi anche ai mezzi di soccorso, impegnati a farsi largo tra le vetture ferme. A quel punto le operazioni rimanevano in mano ai vigili del fuoco per il controllo dei focolai e lo smassamento del materiale divorato dalle fiamme. Operazioni proseguite tutta la notte e concluse solo in mattinata.

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