Nucleare, Ahmadinejad contro l'Onu

Nucleare, Ahmadinejad contro l'Onu

Teheran - Mentre le grandi potenze raggiungono un accordo per una terza risoluzione contro l'Iran, il presidente Mahmud Ahmadinejad si scaglia contro di loro e il Consiglio di Sicurezza dell'Onu, affermando che "non ha alcuna legittimità". Teheran, ha ribadito Ahmadinejad, non sospenderà comunque l'arricchimento dell'uranio e qualsiasi documento esca dal Consiglio di Sicurezza, esso non sarà che un altro "pezzo di carta straccia". Lo stesso termine usato dal presidente iraniano per definire l'ultima risoluzione, approvata il 23 dicembre scorso. E a questo il presidente, che parlava in un comizio durante una visita nella provincia di Yazd, ha aggiunto un commento dai toni ancora più duri: "Volete fermarci dal fare cosa? - ha chiesto rivolgendosi alle grandi potenze - Oggi la nostra nazione è in possesso del ciclo completo del combustibile nucleare (cioè l'arricchimento dell'uranio) e anche se vi mettete tutti insieme e richiamate dall'inferno i vostri antenati, non sarete in grado di fermarci".

Minacce "Avete già adottato sanzioni contro di noi e siamo diventati un Paese nucleare. Ora - ha avvertito Ahmadinejad - provate ad approvare sanzioni economiche, e vedrete quale sarà il nostro prossimo passo". L'escalation polemica è coincisa con notizie da New York che davano ormai per raggiunto un accordo tra il sestetto di potenze che conduce il confronto con la Repubblica islamica - Usa, Russia, Cina, Francia, Gran Bretagna e Germania - su una bozza per una nuova risoluzione, contenente sanzioni contro Teheran. Quella del 23 dicembre aveva introdotto misure in gran parte simboliche, in particolare il divieto per l'Iran di importare tecnologia nucleare e missilistica.

Sanzione Onu Quella che andrà in discussione prevede ora un divieto di esportazione di armi iraniane, il congelamento di beni di persone e aziende attive nei programma nucleare e missilistico di Teheran e un invito a sospendere la concessione di nuovi crediti statali alla Repubblica islamica.

Nei giorni scorsi il portavoce del governo iraniano, Gholamhossein Elham, aveva detto che Ahmadinejad voleva presenziare alla riunione del Consiglio di Sicurezza in cui dovrà essere discussa la nuova risoluzione. Non è chiaro se questa è ancora l'intenzione del presidente dopo le affermazioni di oggi, in cui ha definito lo stesso Consiglio un organismo "che non ha altro ruolo che quello di calpestare i diritti delle nazioni".

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