La nuova droga è il telefonino: dipendente metà dei ragazzi

Dipendenti dal telefonino. Sono i ragazzi del ventunesimo secolo, cosiddetti «nativi digitali», ma di fatto drogati di cellulare. Tanto da sentirsi come «amputati» di una parte di sé se non hanno il telefonino in tasca o nello zaino. Lo dice una indagine internazionale, condotta su oltre mille studenti di dieci Paesi: la mancanza del telefonino per sole ventiquattro ore rischia di scatenare in oltre il cinquanta per cento dei ragazzi frustrazione, sindrome dell’arto fantasma, irritabilità, nervosismo, panico e ansia. Cioè sintomi sorprendentemente simili all’astinenza da sostanze.
A scoprirlo sono stati i ricercatori americani dell’Università del Maryland, autori di «The World Unplugged project», indagine pubblicata dall’International Center for Media & the Public Agenda. Il telefonino si è classificato come lo strumento più essenziale per i giovanissimi, seguito da pc, mp3 e televisione. Invitati a stare senza cellulare per un giorno, oltre la metà dei ragazzi - spiega la coordinatrice del progetto - ha utilizzato «parole appartenenti alla retorica della dipendenza e della depressione» per descrivere l’esperienza. «Gli studenti hanno raccontato di come sia stato spaventoso separarsene».

Addirittura, secondo qualcuno la privazione era confrontabile all’esperienza di perdere un braccio. E, proprio come nella sindrome dell’arto fantasma, c’era chi sentiva vibrare o suonare il telefonino, pur non avendolo con sé.