«Ci attendiamo che la crisi ci restituisca un mondo diverso e che ne usciremo con un ruolo rafforzato delle Regioni». Roberto Formigoni punta molto sulla rete di relazioni internazionali che hanno come epicentro la Lombardia. Cè chi la chiama Onu delle Regioni, e forse la definizione è un po enfatica, ma certamente gli argomenti al centro dei colloqui sono di primaria importanza: sanità, capitale umano e ambiente. Temi che saranno al centro dei colloqui della prossima settimana al Pirellone.
«È il forum delle quindici Regioni più innovative del mondo. le Regioni più avanzate possono portare un contributo alla causa dello sviluppo del mondo» dice Formigoni. Il prodotto interno lordo complessivo delle aree coinvolte è di cinquemila miliardi. Il governatore affonda il piede sullacceleratore federalista: «Puntiamo a un federalismo più spinto possibile, competitivo e solidale. I figli più bravi è bene farli studiare di più, perché portino a casa risultati positivi anche per i propri fatelli».
Insomma, nessun antagonismo con Roma. «Il governo nazionale è pienamente coinvolto nelliniziativa, anche perché nessuno la ritenga unidea strana». Tra i progetti agevolare la libera circolazione dei cervelli: «Il nostro obiettivo è arrivare a un aumento del 25 per cento dei flussi, anche coinvolgendo aziende e imprese per gli stage».
Il forum mondiale delle Regioni (intese nel senso estensivo di «entità subnazionali») si terrà a Milano dal 19 al 21 novembre. Sarà appunto loccasione per riunire «i quindici motori del mondo», come li definisce il presidente della Regione. Oltre alla Lombardia, partecipano altre quattro Regioni europee (Baviera, Ile de France, Regione di Madrid, San Pietroburgo), cinque Regioni americane (California e Illinois dagli Stati Uniti, Nuevo Leon dal Messico, San Paolo dal Brasile e Buenos Aires dallArgentina), una dallAfrica (Gauteng del Sudafrica), tre dallAsia (Dubai dagli Emirati Arabi Uniti, la cinese Shangai e Singapore), una dallAustralia (New South Wales, ovvero la Regione di Sydney). Il Forum si articolerà in due sessioni plenarie politiche (quella di apertura e quella conclusiva, cui interverrà il ministro degli Esteri, Franco Frattini) e tre sessioni tematiche (sempre in seduta plenaria, dedicate a capitale umano, sanità e welfare, ambiente ed energia).
Per ciascuno di questi tre grandi temi, sanità, ambiente e capitale umano, lobiettivo è costituire altrettante reti, o network, in grado di favorire la circolazione di conoscenze, best practices, brevetti. «La nostra idea è di usare il web e realizzare una struttura leggera, non costosa, perché tutto avverrà per via telematica e gli incontri si renderanno necessari solo raramente» assicura Formigoni.
Tra le iniziative di maggiore attualità lagenzia ambientale che metterà in rete le quindici regioni più ricche del mondo. Il forum al Pirellone, ricorda Formigoni, si svolgerà quindici giorni prima del summit di Copenaghen sullambiente: «Inquinamento globale e locale non sono la stessa cosa. In determinati contesti, la diminuzione dellinquinamento globale può far peggiorare le condizioni ambientali locali». Un esempio di conflitto di interessi ecologico sono i biocombustibili, meno inquinanti quando vengono prodotti ma più inquinanti quando vengono utilizzati, perché liberano più polveri dannose a livello locale.
Centrale anche il tema della sanità: «Obiettivo del progetto è listituzione dellHealthcare Regions Network, una piattaforma comune per la condivisione di competenze, conoscenze ed idee progettuali che coinvolga le eccellenze delle Regioni invitate, quali università, poli ospedalieri, centri di ricerca deccellenza, ricercatori, medici e studenti, imprese farmaceutiche e aziende operanti nel settore sanitario e farmaceutico».