C omincerà e finirà così: una contro tutti. LInter contro tutti gli altri, riuniti dal gusto sadico di mandare di traverso un successo già scritto nelle stelle, nella classifica (per via delle penalizzazioni) e nei pronostici scontati della vigilia. I rivali in grado di contendere lo scudetto allInter si assottigliano giorno dopo giorno. La Juve è in B e nonostante le minacce del suo presidente non sembra destinata a risalire. Il Milan è fuori gioco per due motivi di fondo: 1) non ha a disposizione un altro Shevchenko con cui rimpiazzare il re del gol; 2) per rincorrere il turno preliminare non è riuscito a organizzare la tradizionale preparazione fisica e ne patirà le conseguenze. La Roma, ammirata ieri per meno di unora, è una splendida incompiuta. Non ha un portiere affidabile più che un attaccante di ruolo e questo rappresenta un handicap notevole prima di passare allaltro deficit, la panchina, che verrà fuori nei primi tre mesi di Champions e campionato.
Nessuno è in grado di reggere, sulla carta, il confronto con larmata morattiana che proprio nella sfida della supercoppa ha mostrato il suo tallone dAchille. Non ha un facitore di gioco dopo aver fatto partire Pizzarro, deve puntare sui lanci lunghi di Materazzi per cominciare lazione tenendo tutti spalle alla porta. Poi cè la questione Adriano.
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