Nuova musica Cavalli: spunta l'eleganza dei dannati del rock

Velluti, stampe e sneakers con intarsi di pelle: a Palazzo Crespi sfila la prima collezione di Peter Dundas: «Ho scelto quel che mancava nel mio guardaroba»

di«Non facevo l'uomo da tanti anni così per prima cosa mi sono chiesto cosa manca nel mio guardaroba e in quello dei miei amici» racconta Peter Dundas poco prima di far sfilare la collezione uomo di Roberto Cavalli nelle nove stupende sale di Palazzo Crespi a Milano. Al pubblico viene chiesto di non scattare foto né selfie da postare sui social media per ragioni di sicurezza facilmente comprensibili visto che siamo in una casa privata dove vengono custoditi quadri d'incredibile valore come le grandi vedute di Canaletto e oggetti d'arte d'ogni tipo.Qui dentro, per altro, si sono già svolti eventi legati alla moda tra cui le cene indimenticabili di Zegna, Valentino e Alber Elbaz per Lanvin. Prima d'ora però nessuno era mai riuscito a sfilare e tantomeno con una collezione piena di riferimenti ai belli e dannati del rock: Mick Jagger, Keith Richards, Jimmy Page, George Harrison e Serge Gainsbourg, ovvero le solite icone maschili che agitano l'immaginario degli stilisti. Dundas risponde con un filo di esasperazione che ognuno interpreta come vuole e può la mistica della mascolinità di questi personaggi. Lui lo fa con molto garbo e puntando più sulla sensualità che sull'eterna triade di sesso droga e rock 'n roll. Esemplare in questo senso il pigiama che lui stesso confessa di usare la sera o comunque per uscire, ma non di notte: «A letto dice non mi piace, questo è un capo che fa parte del guardaroba della seduzione».Sotto questo sensualone di vent'anni a dir tanto indossa stupende sneaker fatte da un patchwork d'intarsi in pelle oppure con gli stessi lussuosi ricami che poi compaiono sulle giacche. Queste ultime sono una più bella dell'altra. C'è un blazer di velluto con libellule in filo d'oro mischiato a motivi che a noi sembrano clericali mentre Dundas parla di stelle e cristalli, ma anche il giaccone di gusto militare e quello di shearling bordeaux. La libellula torna di prepotenza nelle stampe più semplici (soprattutto pois) mentre nelle innumerevoli declinazioni animalier c'è perfino una cornice di leopardi pronti all'assalto. «Non c'è neppure una stampa d'archivio» dichiara Dundas che ha già ampiamente dimostrato nei suoi anni da Pucci di conoscere alla perfezione questo tipo di ricerche. Il suo compito da Cavalli è rinnovare anche a costo di stravolgere tutto come senza dubbio ha fatto attirandosi molte critiche con la collezione donna presentata a settembre.Stavolta si muove con maggior prudenza e viene infatti gratificato da applausi scroscianti. Sotto tutta questa opulenza così tipica del brand (al collo i ragazzi portano sempre sottili sciarpe a volte ricamate a cristallo, più spesso stampate tipo foulard) compaiono semplici pantaloni in velluto mille righe leggermente scampanati e spesso senza orlo.

Strepitose la pelliccia con stampa giaguaro e non parliamo della cappa in visone intarsiato con mille colori. E davvero spettacolari i cinque abiti della pre collezione donna presentati come i capi maschili con queste sneaker che si venderanno di sicuro come panini.

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