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La nuova Red Bull scende in pista

Svelata a Jerez la nuova RB5 che utilizzerà i motori Renault: piloti, il tedesco Sebastian vettel e l'australiano Mark Webber. Il team manager Horner: importante interpretare tecnicamente i nuovi regolamenti

La nuova Red Bull scende in pista

Jerez - La Red Bull ha presentato la RB5, la monoposto che parteciperà al Mondiale 2009 di Formula 1. La macchina è stata svelata a Jerez, in Spagna. «La squadra è pronta a sfruttare le nuove regole», dice il team principal, Christian Horner. La Red Bull, che utilizzerà motori Renault, schiererà in pista il tedesco Sebastian Vettel e l’australiano Mark Webber. Vettel debutterà oggi sulla nuova monoposto. Webber, che alla fine del 2008 si è fratturato una gamba in una gara di mountain-bike, esordirà mercoledì.

La RB5, progettata da Adrian Newey, è l’ultima monoposto a presentarsi tra quelle che prenderanno parte al Mondiale. Nel 2008 la "sorella" della Red Bull, la Toro Rosso, ha trionfato nel Gp d’Italia proprio con Vettel. «Non c’è motivo per pensare che questo non debba accadere ancora», dice Horner senza nascondere le ambizioni della scuderia. Il campionato 2009, dice il team principal, è destinato a modificare le gerarchie del circus. «Le novità regolamentari - dice - costituiscono un cambiamento radicale, sarà interessante vedere come saranno interpretate dalle squadre. Noi, inoltre, potremo trarre vantaggio dalla stabilità che abbiamo dato alla struttura tecnica del team. I nostri uomini determinanti sono rimasti con noi negli ultimi due anni», aggiunge.

Sarà fondamentale cominciare con il piede giusto. «Di sicuro - prosegue - nella fase iniziale della stagione vedremo un divario più ampio tra i team rispetto a quanto è successo negli ultimi due anni». Chi ha progettato una macchina sbagliata, insomma, rischia di perdere subito terreno.

La Red Bull è pronta ad affrontare le nuove sfide, in pista e fuori. «Siamo ben messi, anche per quanto riguarda la svolta determinata dalla Federazione internazionale e dall’associazione dei team», dice Horner riferendosi alla nuova politica che prevede una sostanziale riduzione dei costi. «Noi non abbiamo mai impiegato una forza lavoro eccessiva, quindi non abbiamo avuto grosse difficoltà ad adeguarci ai nuovi parametri.

Negli ultimi anni abbiamo compiuto invistimenti strategici e ora siamo nella condizione di raccogliere i frutti». 

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